Delibera della Giunta di Aosta: sì ai dehors per bar e ristoranti, i negozi potranno occupare il suolo pubblico

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Nella seduta del 15 maggio Giunta comunale di Aosta ha approvato alcune deliberazioni tra cui si segnala quella relativa agli indirizzi per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e per gli esercizi commerciali alla luce dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in atto.

La Giunta con questo provvedimento si propone di aiutare il settore del commercio – in particolare di bar e ristoranti, che più di altri, insieme al collegato comparto turistico, patisce il peso della crisi economica conseguente al lockdown imposto dall’epidemia da coronavirus – attraverso l’adozione di misure straordinarie finalizzate a ridurre i disagi e le difficoltà economiche derivanti dal rispetto delle limitazioni normative imposte, in particolare, dal distanziamento sociale che riduce gli spazi di somministrazione in modo drastico.

La deliberazione, frutto di un confronto con i vari uffici comunali e i diversi attori coinvolti, istituzionali e rappresentativi di categoria, si basa essenzialmente su tre azioni: semplificazioni procedurali, aumento dello spazio esterno ed eliminazione/riduzione di tasse e canoni.

Per quanto riguarda gli esercizi che effettuano la somministrazione di alimenti e bevande, questi potranno ampliare i dehors esterni all’attività con nuove occupazioni di suolo, sia pubblico che privato. È da precisare che l’eventuale posa e/o ampliamento di dehors non costituisce, in questo frangente, ampliamento della superficie delle attività, ma mero adeguamento alle disposizioni di tutela della salute e dei distanziamenti necessari. In pratica, gli esercizi potranno mantenere il numero dei coperti attuali, sia interno che esterno già autorizzato, recuperando in esterno i posti perduti a causa delle regole sul distanziamento previo assenso dei titolari delle attività limitrofe interessate o dei proprietari delle aree private,
La realizzazione del dehors potrà avvenire esclusivamente con arredi temporanei e amovibili: tavolini, sedie e ombrelloni. Non potranno essere installate strutture fisse né altri elementi di arredo quali totem, supporti listini prezzi, ecc.

Nel caso di occupazione su strada non pedonale, sarà necessario procedere all’installazione di delimitazioni a protezione del pubblico mediante attrezzature di stabilità certificata quali parapetti o fioriere.
Trattandosi di regolamentazione determinata da una situazione di emergenza, quanto previsto dalla presente per le attività di somministrazione alimenti e bevande è da considerarsi a carattere temporaneo, per il periodo dalla data successiva allacomunicazione e fino al 31 ottobre 2020.

Inoltre, l’Amministrazione comunale potrà concedere ai pubblici esercizi limitrofi l’occupazione gratuita di spazi su piazze, slarghi di vie e strade, per consentire gli ampliamenti dei dehors, limitatamente all’installazione di tavolini, sedie e ombrelloni.
Tra le piazze e vie interessate vi sono: piazza Chanoux, limitatamente al sagrato, piazzetta della Porta Praetoria, piazza Arco d’Augusto, piazza Vuillermin, piazza Narbonne (più via Duc), piazza Roncas, via Challand, o Via Losann, lato Ovest, place des Franchises lato Est, lo slargo di via de Tillier all’angolo con via Gramsci e quello all’angolo con via Lostan, la zona verde di viale Conte Crotti lato Nord, la zona rialzata di entrambi i lati di viale della Pace e la piazzetta della chiesa di Excenex.

Ampliamenti ulteriori della superficie a dehors in profondità, nel centro storico in zona ZTL, in deroga al limite massimo attualmente previsto, potranno esse eventualmente deliberati solo a seguito di parere definitivo della Commissione tecnica regionale per la prevenzione degli incendi.

Sul versante degli adempimenti burocratici, la realizzazione/ampliamento del dehors sarà ammessa previa comunicazione via PEC al Comune di Aosta con allegata copia del consenso scritto del titolare dell’attività economica limitrofa/frontale al cui ingresso e/o vetrine, i manufatti saranno collocati e planimetria o documentazione fotografica indicante gli spazi che si intendono occupare.

Il gestore potrà procedere all’ampliamento del dehors, dal giorno successivo a quello della presentazione della comunicazione se l’attività insiste su sedime stradale pedonale, e non prima di 10 giorni dall’invio della comunicazione, nel caso di occupazione su strada non pedonale.

L’ampliamento dello spazio sarà concesso a carattere gratuito in quanto la superficie del dehors/area non costituisce un ampliamento dell’attività, non consentendo l’aumento del numero di clienti, bensì contribuendo al rispetto delle norme atte a tutelare la salute di avventori e lavoratori (corretto distanziamento sociale).

Non sono, poi, dovuti i canoni per l’occupazione di suolo pubblico per i mesi di marzo, aprile e maggio, per tutte le attività commerciali sospese dai DPCM del Governo e che pertanto non hanno potuto esercitare il proprio diritto; eventuali somme già pagate per i mesi sopracitati potranno, previa istanza, essere rimborsati.
Da ricordare che per le comunicazioni trasmesse prima del 31 luglio 2020 non saranno dovuti i diritti di istruttoria.

Inoltre, la deliberazione dà mandato agli uffici comunali di preparare gli atti necessari da adottare da parte dei competenti organi al fine di dare corso alla volontà dell’Amministrazione di riconoscere alle attività commerciali un sostegno concreto, esentando dal pagamento del Canone di occupazione suolo pubblico tutte le attività commerciali fino al 31 dicembre 2020, anche in virtù dell’istituendo fondo da destinare ai Comuni per il mancato introito del Canone stesso previsto dal Decreto legge, in corso di pubblicazione definito “DL Rilancio”.

Quanto agli esercizi commerciali, infine, ogni domenica del mese, potrà essere concessa l’occupazione di suolo pubblico nell’area antistante l’esercizio commerciale per poter esporre i prodotti al fine di compensare la limitazione del numero di accesso di clienti nei locali.
La possibilità di utilizzare l’area, valida anch’essa fino al 31 ottobre, sarà ammessa previa comunicazione via PEC al Comune di Aosta, e potrà anche essere trasmessa a cura delle associazioni di categoria per conto di diversi negozianti.

Commenta la vicesindaco con delega alle Attività produttive e allo Sviluppo economico, Antonella Marcoz: «Questa deliberazione rappresenta il primo passo per dare una risposta concreta alle legittime richieste del mondo del commercio. Abbiamo fatto uno sforzo non solo economico ma anche amministrativo per immaginare modalità innovative e rapide di azione, ascoltando le esigenze degli esercenti e, al tempo stesso, operando sul versante politico in seno all’Anci con la presentazione al Governo di una piattaforma di rilancio di un settore nevralgico per l’economia del Paese».

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