13 dicembre 2024 – 07:45
Nel cuore della città, la scuola media Gobetti e il Centro giovani sono stati recentemente presi di mira da un gruppo di vandali no vax, che hanno imbrattato le pareti con scritte volgari e intimidatorie. Questo atto vile ha destato sdegno e preoccupazione tra i cittadini, ma non è finita qui: il sindaco è stato successivamente bersagliato da attacchi virtuali sui suoi canali social. Accuse infondate di nazismo e criminalità hanno iniziato a circolare, gettando ombre sulla sua reputazione e su quella dell’intera comunità.Lunedì mattina, all’apertura della scuola dopo il fine settimana, il personale ha fatto una scoperta sconcertante: le mura erano ricoperte di slogan come “Bimbo vaxato o morto o sempre ammalato” e “Vax uguale morte”, dipinte con bombolette spray rosse. Questi messaggi riconducibili a ideologie antivacciniste e ambientaliste estreme hanno scatenato indignazione e suscitato l’avvio di un’indagine da parte delle forze dell’ordine.La risposta della comunità non si è fatta attendere: volontari si sono mobilitati per ripulire le facciate imbrattate, dimostrando unità e solidarietà. Tuttavia, mentre l’opera di pulizia procedeva, i vandali hanno spostato il loro odio sui social media, diffamando il sindaco con insulti infamanti. In questo clima teso, si sta valutando attentamente come agire per proteggere la reputazione del sindaco e del Comune di Beinasco.Questi attacchi non solo danneggiano l’immagine della città, ma comportano anche conseguenze economiche negative per il Comune e la comunità locale. Risorse che potrebbero essere impiegate per progetti costruttivi vengono così deviate per fronteggiare gli effetti nefasti di azioni irresponsabili condotte da individui senza scrupoli. È fondamentale reagire con fermezza contro ogni forma di vandalismo e diffamazione, preservando l’integrità morale e sociale della nostra città.