13 dicembre 2024 – 10:15
Il giovane di 16 anni ha raccontato con fatica durante un’audizione protetta tenutasi ieri davanti alla polizia. Il ragazzo, affetto da problemi cognitivi, è stato trovato nella notte tra lunedì e martedì in strada, in uno stato di shock e seminudo, in un quartiere popolare della periferia di Milano. Una volta trasferito alla clinica Mangiagalli, è stato il giovane di 16 anni a fornire il nome e il nickname sui social del ragazzo di 14 anni che lo aveva aggredito insieme allo zio: un vicino di casa di 44 anni con cui, a quanto pare, non vi è alcun legame di parentela. Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, sequestro del minore, lesioni, violenza privata, furto del suo telefono cellulare e produzione di materiale pedopornografico.Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato il ragazzo di 14 anni a attirare la vittima a casa sua e successivamente coinvolgere l’adulto. Successivamente il giovane è stato trascinato nel seminterrato dell’edificio, spogliato, picchiato e abusato. Le violenze sarebbero poi proseguite presso l’abitazione del 44enne. Al momento dell’intervento della polizia, quest’ultimo avrebbe parlato di un presunto debito di circa cento euro contratto dal giovane aggressore con la vittima ma al momento tale versione non è stata confermata. La vittima invece ha dichiarato durante l’interrogatorio condotto dalla pm Ilaria Perinu e dall’aggiunta Letizia Mannella che aveva conosciuto il ragazzo di 14 anni a scuola e che in passato era già stata vittima delle sue aggressioni fisiche.