13 dicembre 2024 – 17:45
Il processo di approvazione dei conti per il 2025 è stato delineato dall’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano con precisione e ambizione. L’obiettivo è quello di completare l’approvazione entro il 31 gennaio, con la chiusura dell’esercizio provvisorio prevista per fine febbraio, un mese prima rispetto all’anno precedente. Questa tempistica rientra perfettamente nelle intenzioni espresse precedentemente alla Corte dei Conti, che miravano a anticipare l’approvazione fino ad arrivare, se le dinamiche politiche lo consentiranno, entro il 31 dicembre nei prossimi esercizi finanziari.La modalità dell’esercizio provvisorio implica che ciascun assessorato potrà utilizzare solamente un dodicesimo della spesa annuale fino al ritorno alla normalità, garantendo così una gestione oculata delle risorse per almeno un mese. La discussione sul Bilancio prenderà avvio lunedì in Commissione, mentre da martedì a venerdì il Consiglio regionale si concentrerà sul disegno di legge relativo al personale presentato dall’Assessore Gian Luca Vignale.Al centro del dibattito ci sarà la nomina dei nuovi direttori regionali: se finora la normativa locale richiedeva almeno cinque anni di esperienza come dirigenti per accedere a tali incarichi, la Giunta è propensa ad adeguarsi alle disposizioni nazionali che non pongono tale vincolo temporale. Si punterà quindi sulla valutazione dei curriculum e delle competenze acquisite senza focalizzarsi esclusivamente sulla durata degli incarichi precedenti.Il partito Lega ha manifestato l’intenzione di ridurre il requisito da cinque a due anni, evidenziando una dinamica di bilanciamento delle forze per favorire determinati candidati destinati a ruoli fiduciari. In mancanza di un accordo su questo punto, la discussione potrebbe spostarsi direttamente in Aula. L’opposizione cercherà di rallentare i tempi con numerosi emendamenti ostruzionistici: ben 2.850 proposti dal Movimento 5 Stelle, 98 dal Partito Democratico e centinaia da Avs.Nel frattempo, la Giunta Cirio sembra distante dalle reali necessità dei cittadini piemontesi: lunghe liste d’attesa, crisi aziendali in aumento e inefficienza nei trasporti rappresentano solo alcune delle criticità affrontate dalla popolazione locale. Tuttavia, l’attenzione sembra essere maggiormente incentrata sulle nomine ai vertici della struttura regionale e sulle modifiche alle regole vigenti anziché sull’affrontare i problemi tangibili della comunità. Il clima politico si fa acceso con dichiarazioni come quella di Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle che definisce tale atteggiamento “indecifrabile”, mentre Alice Ravinale di Avs sottolinea l’urgenza di concentrarsi sui reali bisogni dei cittadini piemontesi anziché su questioni interne alla macchina amministrativa regionale.