L’alpinista e Guida Alpina di Breuil-Cervinia, François Cazzanelli, nuovo testimonial de Les Bières du Grand St. Bernard, birrificio indipendente con sede a Gignod, in Valle d’Aosta.
«Una volta terminata una spedizione e sceso a valle, – racconta François Cazzanelli – mi concedo spesso una birra per brindare ai miei successi e a quelli dei miei clienti in alta montagna! Rappresentare una birra valdostana nata ai piedi dei più alti Giganti di roccia di tutta Europa, penso al Cervino, al Monte Bianco, al Monte Rosa, Grand Combin, al Gran Paradiso, mi rende orgoglioso. – E conclude – Mi raccomando però… una volta bevuta non lasciate in giro le lattine o le bottigliette!».
Il birrificio situato nel cuore delle Alpi produce birre con l’acqua di montagna della Valle d’Aosta da 10 anni, in un perfetto connubio tra Natura (acqua, cereali, luppolo e lievito) e Uomo (conoscenza e tecnica).
«Siamo orgogliosi di questa partnership con François. – affermano Rémy Charbonnier e Stefano Collé, soci amministratori di Les Bières du Grand St.Bernard – Supportare un grande alpinista e un serio professionista della montagna come lui, è per noi vero piacere. Il nostro pay-off aziendale è “dalla cima delle Alpi”, François incarna in pieno questo concetto! E poi, abbiamo inserito sul mercato una nuova birra dal nome “Climber, qui la partnership è proprio perfetta.»
Biografia
Classe ’90, Cazzanelli è figlio d’arte: il cognome della famiglia del padre, Cazzanelli, e quello della famiglia della madre, Maquignaz, sono legati indissolubilmente da più di un secolo al mestiere di Guida Alpina e all’Alpinismo da ben cinque generazioni.
Dal 2009 al 2011 ha fatto parte della Nazionale Italiana di sci alpinismo e attualmente continua a gareggiare nelle più importanti competizioni internazionali di lunga distanza.
Dal 2012 è membro della Società Guide Del Cervino. Dal settembre 2011 al 2016 ha fatto parte della “Sezione Militare di Alta Montagna del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur”.
Ha ripetuto e aperto svariate vie sul Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa.
L’inizio del 2020 lo vede protagonista di diversi eccezionali exploit sulle montagne di casa: l’apertura di nuove vie (Goulotte Daricou-Morano, Monte Roisette 3334 m, parete ovest), il concatenamento, nella stagione più fredda, di tutte le vette della cresta continua che unisce alcuni dei principali massicci montuosi della Valtournenche: la Catena del Furggen, il Cervino, le Grandes Murailles e le Petites Murailles. Un progetto intenso di puro alpinismo invernale, portato a termine in soli 4 giorni (dal 20 al 23 gennaio). Tra luglio e agosto segna, assieme a Franesco Ratti, la ripetizione estiva del “Trittico” del Freney che fu di Renato Casarotto (dal 29 luglio al 1° agosto).
A giugno del 2020, assieme Matteo Della Bordella, presidente dei Ragni di Lecco, Cazzanelli e Francesco Ratti, entrambi Guide del Cervino, hanno aperto una nuova via che corre centrale sul Pilastro Rosso del Brouillard (Monte Bianco) che hanno chiamato “Incroyable”: una via di 8 tiri, per uno sviluppo di circa 290 metri e con un grado di difficoltà massimo di 8A e una difficoltà obbligatoria di 7B.
Sempre nelle montagne di casa, nel 2018, ha abbassato a 16 ore e 4 minuti il record di concatenamento in velocità delle 4 creste del Cervino in coppia con Andreas Steindl; e aperto una nuova via sempre sul Cervino, battezzata “Diretta allo Scudo”. il 19 luglio 2019, ha completato l’ascensione al Monte Bianco, in cordata, attraverso l’integrale della Cresta di Peuterey, in 15 ore 55 minuti.
Cazzanelli ha partecipato a quindici spedizioni extraeuropee dal Nepal alla China fino alla Patagonia Argentina. Le più recenti: in Alaska dove ha raggiunto per due volte in una settimana la vetta del Denali, 6.190 metri, tramite la “West Rib” e percorrendo la mitica via “Cassin”, firmando così la terza ripetizione italiana dal ’61 ad oggi (30 maggio 2019); e in Antartide dove ha raggiunta la vetta del Vinson, 4.892 metri (13 gennaio 2019). Inoltre, nella primavera 2018 in Nepal con due salite, la prima in qualità di guida alpina verso la vetta dell’Everest (con l’uso dell’ossigeno per garantire la sicurezza del cliente); la seconda, nel raggiungere la vetta del Lhotse, la quarta montagna più alta del mondo in cordata con Marco Camandona senza l’ausilio dell’ossigeno.
Dal 2003 ad oggi, ha raggiunto la vetta del Cervino 75 volte da 15 vie diverse. Ed è salito su 4 delle 7 vette del famoso circuito delle “Seven Summits” le montagne più alte per ciascuno dei sette continenti della Terra: Everest (Asia), Denali (Nord America), Monte Bianco (Europa), Vinson (Antartide).
Ambiente
Cazzanelli, molto sensibile alla salvaguardia dell’ambiente, sta portando avanti la sua personale campagna #cleanwithFranz. «Ogni volta che sono andato ad allenarmi o ho fatto una salita in montagna – racconta Cazzanelli dalle sue pagine social – , ho raccolto i rifiuti che trovavo e li ho riportati a valle. Un piccolo contributo all’ambiente? Se lo facessimo tutti, se rispettassimo la natura ed avessimo più senso civico, vivremmo sicuramente in un mondo migliore e più pulito».
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