16 dicembre 2024 – 09:45
Nel panorama delle azioni da intraprendere, si aprono varie possibilità che vanno oltre le iniziative già menzionate, come ad esempio la mobilitazione, i presidi, le leggi di iniziativa popolare a livello regionale e i referendum. Il settore della sanità è nuovamente al centro dell’attenzione per una nuova ondata di mobilitazioni. Con l’anno che volge al termine e un altro pronto a iniziare, la giunta regionale affronta il suo secondo mandato, mentre il governo Meloni è al potere da più di due anni. Per coloro che sono in attesa di risposte, il tempo della pazienza è ormai esaurito. Gli Stati Generali della Sanità svoltisi ieri a Torino presso gli spazi del Gruppo Abele, promossi dal Comitato alla Tutela della Salute e alle Cure, hanno visto la partecipazione di professionisti medici e specialisti insieme ad associazioni e rappresentanti della società civile con un obiettivo comune: porre al centro l’importanza di salvaguardare i principi fondamentali del sistema sanitario nazionale contro possibili deviazioni verso logiche privatistiche e rilanciarne la capacità di accoglienza, prevenzione e cura. Questo implica molteplici sfide: dalla progettazione dei nuovi ospedali al piano sociosanitario aggiornato, fino alla valorizzazione della medicina sul territorio.