Daisy Osakue, la talentuosa discobola atleta della nazionale azzurra, campionessa olimpica, è tornata a denunciare un episodio di discriminazione razziale che ha vissuto nel Torinese, precisamente a Moncalieri. La sua voce si è levata nuovamente contro il razzismo, raccontando di essere stata fermata in un negozio Apple solo perché nera, accusata ingiustamente di furto. Questo evento spiacevole è emerso grazie a un post pubblicato da Daisy su Instagram e riportato dal quotidiano La Stampa.La giornata era splendida, il sole brillava e Daisy aveva bisogno di acquistare un adattatore per il suo nuovo cellulare. Ma la tranquillità è stata interrotta quando un ragazzo con una pettorina arancione, appartenente alla sicurezza del negozio, si è avvicinato chiedendole di pagare prima di uscire. Confusa e indignata, Daisy ha cercato spiegazioni: perché bloccarla solo lei? Perché basarsi su pregiudizi razziali?Con coraggio e determinazione, l’atleta ha mostrato il suo tesserino delle Fiamme Gialle per dimostrare che non stava rubando e che era stata fermata unicamente a causa del colore della sua pelle. Una domenica amara per Daisy, costretta a tornare a casa a piedi dopo l’umiliante episodio.Nonostante la situazione sgradevole, Daisy Osakue ha ribadito la gravità del “racial profiling”, sottolineando che anche se la sicurezza stava svolgendo il proprio lavoro, basarsi su preconcetti razziali rimane inaccettabile. Ha apprezzato le scuse ricevute dai dipendenti Apple dopo l’accaduto.Il coraggio e la determinazione di Daisy Osakue nel denunciare gli episodi di discriminazione razziale sono un esempio di resilienza e combattività contro ogni forma di ingiustizia e intolleranza.
“La denuncia di Daisy Osakue contro il razzismo: episodio di discriminazione nel Torinese”
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