17 dicembre 2024 – 12:45
La Corte d’Assise d’appello di Torino ha deciso di richiedere una perizia approfondita sui sei coltelli utilizzati da Alex Cotoia nell’aprile del 2020 per uccidere suo padre Giuseppe Pompa a Collegno. Questa richiesta è stata avanzata questa mattina dall’avvocato generale di Corte d’appello Giancarlo Avenati Bassi e dal pm Alessandro Aghemo nel corso del processo d’appello in cui il ragazzo è imputato per omicidio. Si tratta del quarto procedimento relativo a questo caso, dopo che la Corte di cassazione ha annullato la sentenza precedente e ordinato un nuovo appello. Al termine dell’udienza, la difesa ha chiesto l’assoluzione di Alex, mentre l’accusa ha insistito sulla condanna. La Corte d’Assise d’appello ha rinviato l’udienza al 13 gennaio prossimo per le repliche e probabilmente la pronuncia della sentenza.Durante le indagini è emerso che ci sono delle lacune investigative significative: non sono stati ascoltati testimoni e la scena del crimine non è stata analizzata adeguatamente. Inoltre, nessuno ha mai cercato il DNA sui coltelli utilizzati nell’omicidio. È fondamentale risalire a chi abbia impugnato le armi per capire se, come sospetta l’accusa, Alex non sia stato l’unico responsabile dell’omicidio di Pompa. Secondo la procura generale, anche il fratello Loris avrebbe avuto un ruolo nell’uccisione del padre.La difesa sostiene che tutti i protagonisti di questa vicenda sono vittime: Pompa è stato coinvolto in una spirale di violenza autoinnescatasi, mentre Loris e Alex hanno subito le conseguenze tragiche di questa situazione familiare disfunzionale. Alex dovrà convivere a lungo con il trauma derivante da ciò che è stato costretto a fare per proteggere sua madre da un’altra aggressione paterna.Questa complessa vicenda giudiziaria solleva interrogativi profondi sulla dinamica familiare e sulle responsabilità individuali dei protagonisti coinvolti. La verità su quanto accaduto potrà emergere solo attraverso un’analisi accurata dei fatti e delle prove disponibili, al fine di garantire una giustizia equa e completa per tutte le parti coinvolte.