19 dicembre 2024 – 00:30
Durante le prossime ore assisteremo a un repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche, soprattutto al Nord, con la comparsa di qualche piovasco sparsi. Anche Toscana, Umbria e Lazio saranno interessate da deboli piogge. Tuttavia, nel pomeriggio è previsto l’arrivo graduale della prima tempesta. Si prevedono rovesci e temporali fuori stagione, inizialmente sulle regioni settentrionali più estreme. Sul versante alpino la neve cadrà fino a 1000 metri di quota, potenzialmente abbondante durante la notte.I venti si intensificheranno nel corso della giornata, soprattutto su Sardegna, Liguria, Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Sicilia centro-occidentale. Lungo le coste e gli appennini i rinforzi potranno raggiungere livelli di burrasca. Questo sarà solo il preludio di ciò che verrà. Il culmine del primo peggioramento avverrà con la Tempesta del Solstizio il venerdì 20 dicembre; nonostante il solstizio cada ufficialmente sabato 21 alle 10:21, il nome della tempesta è stato scelto in base al periodo astronomico: venerdì il vento soffierà impetuoso da Nord a Sud, i mari saranno agitati fino a raggiungere altezze considerevoli e la neve cadrà anche a quote collinari nel Centro sotto forma di bufera.Al mattino sono attesi forti rovesci nelle regioni Nord-Est e Centro fino al Basso Tirreno; la neve potrebbe arrivare fino alle basse colline del settentrione e a circa 600 metri sull’Appennino centro-settentrionale. Tra Campania e Calabria tirrenica sono previsti forti temporali. Durante il giorno del Solstizio, Sabato 21 dicembre, il maltempo persistirà sulle regioni meridionali più estreme per poi concedere una tregua.Tuttavia bisognerà prestare attenzione poiché dalla sera di domenica una nuova perturbazione polare colpirà l’Italia: inizierà con intense nevicate sulla Valle d’Aosta e sui rilievi alpini al confine per poi portare un netto deterioramento delle condizioni meteorologiche nella giornata di Lunedì 23 dicembre. L’aria gelida proveniente dal Mar di Norvegia causerà bufere di neve fino a quote molto basse lungo il versante adriatico.