La proposta di introdurre una nuova imposta straordinaria per il settore bancario in Spagna, prevista per il 2025, solleva preoccupazioni sulla stabilità finanziaria delle banche e sui potenziali impatti sul credito erogato alle famiglie e alle imprese. Luis de Guindos, vicepresidente della Banca centrale europea (Bce), ha evidenziato come questa misura possa compromettere la solidità degli istituti di credito e generare ostacoli nella concessione di prestiti, influenzando i costi del credito per i destinatari finali.In un’intervista rilasciata alla radio pubblica spagnola (Rne), De Guindos ha sottolineato l’importanza di un settore bancario robusto per lo sviluppo economico di un Paese, sottolineando che la solvibilità è un prerequisito fondamentale. Ha anche evidenziato il rischio di frammentazione del mercato europeo se singoli Stati membri applicano tasse bancarie in modo disomogeneo, contrariamente all’obiettivo della Bce di promuovere un mercato unico integrato.L’inclusione dell’imposta sulle banche fa parte di un ampio pacchetto fiscale che sarà esaminato oggi dal Congresso dei deputati spagnolo. Questa decisione avrà conseguenze significative non solo a livello nazionale ma anche sul fronte europeo, richiamando l’attenzione sulla necessità di coordinare le politiche fiscali tra gli Stati membri dell’Unione Europea per garantire coesione e stabilità nel sistema finanziario comune.
Nuova imposta bancaria in Spagna: rischi per la stabilità finanziaria e il credito
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