Giovedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale della Nazioni Unite, sono in programma alcune iniziative sul territorio organizzate da vari enti e associazioni.
La Regione riconosce la violenza contro le persone in ragione della loro identità di genere quale violazione dei diritti umani e ne condanna ogni forma, sia essa diretta o indiretta. L’Amministrazione regionale orienta da sempre la propria azione verso iniziative di carattere preventivo, interventi a contrasto del fenomeno e azioni volte alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. L’investimento in termini di risorse ed energie, diffuso sul territorio, è volto ad incentivare risposte partecipate, sinergiche e corresponsabili in grado di generare una cultura e una sensibilità pervasiva in tutto il tessuto sociale.
La realizzazione di protocolli operativi e di tavoli di confronto con le agenzie segnalanti – tra le quali AUSL e le Forze dell’ordine – ha permesso la definizione di risposte sempre più efficaci mentre il sostegno e la protezione alle donne vittime di violenza e ai figli minori sono assicurati dalla casa rifugio e dal Centro donne antiviolenza.
In un’ottica di prevenzione del fenomeno l’Amministrazione regionale pone particolare attenzione alle giovani generazioni. Con i bandi di finanziamento dei progetti antiviolenza, di prevenzione e di informazione contro la violenza di genere, i giovani sono stati invitati a riflettere sulle manifestazioni d’odio agite quotidianamente nei confronti delle donne, attraverso i social network, con offese sessiste, esposizione di immagini private e persecuzioni on line.
“Coinvolgere e informare le giovani generazioni e le loro famiglie in tema di violenza di genere, vuole dire porre l’accento sul ruolo e sul valore che la donna ha nella società, educando al contempo al rispetto e alla riflessione – dichiara l’Assessore alla Sanità, Roberto Alessandro Barmasse. – Le varie iniziative consentono di sensibilizzare su una tematica di grande attualità. La violenza contro le donne rappresenta, infatti, un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani. La violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima e rappresenta un problema di salute di proporzioni globali enormi. Il periodo della pandemia ha, purtroppo, aumentato il fenomeno delle violenze e a ogni livello si ha il dovere di intervenire per garantire a tutte diritti e tutela della salute”.