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lunedì 10 Novembre 2025

Ricercatori Padovani, Riconosciuti a Livello Internazionale per Innovativa Ricerca

La comunità scientifica internazionale ha espresso un plauso unanime a Lorenzo Zanetto e Luca Bonadies, giovani ricercatori emergenti del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova, riconosciuti “Emerging Investigators” dal prestigioso *American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine* (ATS), un organo di riferimento globale nel campo delle scienze respiratorie.
Questo prestigioso riconoscimento accompagna la pubblicazione di uno studio rivoluzionario, intitolato “Targeting Treatable Traits across the Lifespan in Preterm-Born Individuals with Chronic Lung Disease of Prematurity”, realizzato in collaborazione con il direttore del Dipartimento, Eugenio Baraldi.
Lo studio in questione introduce un nuovo paradigma nella gestione delle complicanze respiratorie a lungo termine che affliggono i neonati pretermine, un gruppo demografico in costante crescita grazie ai progressi nella medicina perinatale.

Tradizionalmente, la “malattia polmonare cronica della prematurità” (Cldp) è stata relegata a una patologia infantile, ma la ricerca padovana ne evidenzia la natura di condizione respiratoria cronica di origine precoce, con implicazioni che possono persistere fino all’età adulta e compromettere la qualità di vita del paziente.
Il cuore dell’innovazione risiede nell’applicazione del concetto di “tratti trattabili” (treatable traits) alla gestione di questi pazienti.

Questo approccio, già consolidato nella medicina adulta per patologie come l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), si focalizza sull’identificazione e la modulazione di specifici parametri fisiologici, biochimici e genetici che contribuiscono alla progressione della malattia.
L’obiettivo non è tanto quello di curare la “malattia” in sé, quanto di ottimizzare le condizioni di salute del paziente, prevenendo le complicanze e migliorando la sua funzionalità respiratoria.
L’équipe padovana intende, quindi, estendere questo modello personalizzato alla popolazione di neonati pretermine, riconoscendo la loro unicità e le complesse interazioni tra fattori genetici, ambientali e assistenziali che influenzano la loro traiettoria di sviluppo.
L’applicazione dei “tratti trattabili” implica un approccio olistico, che integra diverse specialità mediche – neonatologia, pneumologia, genetica, fisiatria, riabilitazione – e promuove una cultura condivisa tra i professionisti sanitari.
Questo cambiamento di prospettiva non solo mira a migliorare i risultati clinici, ma anche a ridurre i costi sanitari a lungo termine e a migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie, promuovendo un percorso di cura continuo e personalizzato dall’infanzia all’età adulta.

La ricerca apre nuove prospettive per una gestione proattiva e mirata delle patologie respiratorie nei neonati pretermine, segnando un punto di svolta nella neonatologia moderna.

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