Dal 26 marzo al 5 giugno – l’ inaugurazione è prevista venerdì 25 marzo alle 17.30 – , nell’approssimarsi del suo decimo compleanno, il Museo apre la stagione 2022 con Massimo Uberti: Orbita, personale dell’artista, uno dei massimi interpreti della Light Art in Italia, con grandi interventi ambientali all’attivo, installati in diversi paesi in Europa.
La mostra, a cura di Casa Testori, è organizzata nell’ambito della rassegna Détails, in cui vengono presentate nel dettaglio, appunto, le opere appartenenti alla collezione permanente del Castello Gamba, valorizzando il proprio patrimonio e ponendo l’attenzione del pubblico su uno degli autori presenti in collezione. Dopo Federico Ashton, Federico Pastoris, Leonardo Roda, Francesco Tabusso ed Emilio Isgrò, il Museo prosegue con il contemporaneo, presentando, ancora una volta, un artista vivente. Questa sesta edizione di Détails sarà tuttavia un’esposizione diversa dal solito in quanto, giocando d’anticipo, illustrerà al pubblico un’opera inedita realizzata appositamente per il Museo.
Orbita, che dà il titolo alla mostra curata da Davide Dall’Ombra, è infatti l’opera che cambierà il volto del Castello Gamba: una grande scultura permanente che Uberti installerà quest’estate sulla sommità del Castello connotandolo immediatamente come il Museo del Contemporaneo.
L’Orbita di Massimo Uberti è il progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura: un progetto ambizioso che cambierà per sempre il volto del Castello Gamba sottolineandone in maniera unica e inequivocabile l’identità di polo del contemporaneo in Valle d’Aosta.
Questo evento espositivo rappresenta una vera antologica di Massimo Uberti, con molti lavori inediti, dislocata negli spazi espositivi e nelle sale del Museo, in rapporto con la collezione permanente. Una possibilità unica per poter capire da chi e da cosa nasce l’opera Orbita che dà il titolo alla mostra: un grande anello di luce che cingerà tra pochi mesi la sommità del Castello e che entrerà a far parte del patrimonio del Museo.
Un anno speciale, dunque, che vedrà numerosi eventi “orbitanti” attorno a questo capolavoro di Light Art.
Si comincia, dunque, con la mostra visitabile dal 26 marzo al 5 giugno, per proseguire con la grande installazione dell’opera che avrà luogo nel mese di luglio.
Sempre il 26 marzo, alle ore 15.30, vi sarà una visita guidata con il curatore Davide Dall’Ombra, direttore di Casa Testori, che si ripeterà il 21 maggio (ore 15.30 e 17.00).
Il 6 aprile, alle ore 18, lo storico Andrea Désandré terrà la conferenza Una scala per il Paradiso: orbite, sfere e corpi celesti nell’ascesi occidentale. L’intervento sorvolerà secoli e culture soffermandosi qua e là sulle dottrine e sulle visioni, mistiche o letterarie, che hanno tracciato la persistenza tematica della discesa, in questo mondo, e dell’ascesa nell’altro.
L’indagine del cielo tra scienza e filosofia continua il 27 aprile, alle ore 21, con Storie nei nostri cieli!, a cura del noto divulgatore scientifico Adrian Fartade. Qual è l’origine delle costellazioni? Che leggende si nascondono dietro a nomi come Pleiadi, Orione, Saturno, Makemake, Eris?
Nell’arco di millenni abbiamo scritto nel cielo centinaia di storie e leggende diverse. Di loro rimangono oggi le tracce come nomi delle costellazioni, dei pianeti, lune, ecc. Questo spettacolo dedicato alla riscoperta di quelle che erano le storie dietro questi nomi e di come quella storia è, alla fine, la nostra storia come umani.
E come nell’arte contemporanea la Light Art si confronta con la Black Art, anche gli approfondimenti scientifici indagano la luce e il suo lato oscuro. L’uso che facciamo della luce può avere un lato oscuro? Questo l’interrogativo che si pongono Jean Marc Christille e Andrea Bernagozzi, rispettivamente direttore e ricercatore dell’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta.
In occasione di due appuntamenti, il 12 e il 19 maggio, alle ore 18, i ricercatori racconteranno come i misteri dell’universo possano essere sondati grazie ai raggi luminosi, veri e propri messaggeri cosmici, e perché sia importante perderne il meno possibile.
Luce e ombre. Una dualità con cui l’uomo si confronta sin dalla notte dei tempi. Un dialogo di opposti complementari che ha stimolato l’osservazione dei fenomeni e, pensando a Platone, la speculazione scientifico-filosofica. Un binomio che, tuttavia, si pone alla base di quella che è, forse, la più antica e istintiva forma di intrattenimento: il gioco delle ombre.
Questo il tema di LUMEN. Creare luce, giocare con l’ombra: un originale laboratorio di teatro d’ombre previsto per sabato 4 giugno, alle 15.30. Bambini ed “ex bambini” saranno invitati ad entrare in uno spazio magico dove la nascita della luce porta con sé la creazione delle ombre.
Sempre il 4 giugno alle 21, lo spettacolo teatrale La forza di Arianna, di e con Silvio Gioia in arte silviOmbre, porterà in scena l’arte della tessitura e il fascino che il teatro d’ombre ha nel “mettere in luce” alcuni concetti particolari che spesso la storia, invece, “mette in ombra”.
Questo gioco tra luce e buio racchiude un augurio importante. La vita stessa è fatta di luci e ombre: ognuno di noi è chiamato a cercare la luce convivendo, e magari giocando, con le ombre che porta con sé. In questo modo anche il buio potrà fare meno paura.
L’Assessore Jean-Pierre Guichardaz dice: “L’Orbita di Massimo Uberti consentirà al Castello Gamba di proiettarsi in una nuova dimensione dell’arte contemporanea in cui l’ispirazione artistica diventa luce dialogando con l’architettura e il paesaggio. Orbita è senza dubbio un’opera che, rievocando nella sua essenzialità l’eterno e indissolubile rapporto che intercorre tra luce e ombra, riesce a parlarci contestualmente di arte e di scienza evidenziando come il Castello Gamba si ponga quale nuovo centro attrattore del pensiero artistico contemporaneo”.
Castello Gamba – Museo di arte moderna e contemporanea in Valle d’Aosta
Località Crêt-de-Breil – 11024 Châtillon (Valle d’Aosta)- Tel. +39 0166 563252
info.castellogamba@regione.vda.it – www.castellogamba.vda.it