23 dicembre 2024 – 09:33
Il dibattito sul caso di Bari è destinato a raggiungere un nuovo climax nei prossimi giorni, con l’attenzione che si concentra sui possibili sviluppi che potrebbero emergere durante la riunione del Consiglio dei ministri prevista per lunedì o, al più tardi, tra il 27 e il 28 dicembre. La tensione nella città è palpabile, in particolare tra gli amministratori locali, mentre si avvicina la fatidica data del Natale. Tutti sono in attesa della decisione del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che dovrà chiarire quale sarà il provvedimento da adottare nei confronti dell’amministrazione comunale. Quest’ultima ha vissuto un periodo di transizione delicato, passando dal mandato di Antonio Decaro a quello di Vito Leccese e subendo un’approfondita indagine da parte di una Commissione incaricata di esaminare i documenti ufficiali.Le voci provenienti da Roma suggeriscono che l’ipotesi dello scioglimento del Consiglio comunale potrebbe essere stata accantonata, sulla base della relazione presentata all’inizio di novembre dal prefetto Francesco Russo. Tale documento non avrebbe evidenziato situazioni così gravi da giustificare l’intervento governativo per presunti legami diretti tra gli amministratori e la criminalità organizzata o forme di condizionamento esterno. Tuttavia, rimane ancora irrisolto il mistero riguardante le società partecipate come Amtab, Amiu, Amgas, Retegas e Multiservizi.La complessità delle dinamiche politiche e amministrative coinvolte in questa vicenda mette in evidenza la necessità di una valutazione accurata e ponderata da parte delle autorità competenti. L’auspicio è che si giunga a una soluzione che garantisca la legalità e l’efficienza nell’amministrazione della città di Bari, preservando al contempo gli interessi dei cittadini e delle istituzioni coinvolte.