Il processo legislativo della manovra è stato avviato al Senato, dove attualmente il testo è in fase di esame da parte della commissione Bilancio, per poi essere discusso in Aula il 27 e ottenere l’approvazione – molto probabilmente con la concessione della fiducia – il 28 dicembre.Le opposizioni protestano contro il procedimento blindato e denunciano un “monocameralismo di fatto” che “umilia” uno dei rami del Parlamento, questa è l’accusa mossa.”È importante sottolineare un aspetto procedurale per evitare che questo rituale diventi una prassi logora e prolungata, caratterizzata da un livello di ipocrisia che rasenta l’intollerabilità”, ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva. “Sappiamo tutti che le procedure non saranno rispettate: non ci sarà alcun emendamento che sarà preso in considerazione, discusso e votato”, ha continuato.Anche Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s, ha criticato il “modo con cui ogni anno, ormai dal 2018, la legge di bilancio viene affrontata in un solo ramo del Parlamento. Ci troviamo di fronte a un monocameralismo di fatto, una patologia per la quale è necessario individuare una cura”.”La sensazione è che siamo qui per discutere una manovra già morta, giunta priva di forze”, ha affermato Francesco Boccia, capogruppo del Pd a Palazzo Madama.
“Manovra al Senato: polemiche sul processo legislativo e il monocameralismo di fatto”
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