24 dicembre 2024 – 09:45
Le infrastrutture ciclabili sono un tema di grande importanza per chi come me ama pedalare in città. Ho letto con interesse l’articolo che parlava delle otto nuove piste ciclabili in fase di progettazione, anche se ormai non sono più una studentessa. È positivo vedere l’attenzione verso la creazione di percorsi protetti da cordoli, anche se resto scettica riguardo alle corsie ciclabili che troppo spesso vengono occupate dagli automobilisti come parcheggi o vie di fuga dai semafori.Un’altra questione che mi preoccupa è la scarsa pianificazione delle piste esistenti, spesso concepite con l’idea che i ciclisti siano solo pedoni su due ruote anziché mezzi di trasporto urbano. È assurdo pensare di far attraversare a un ciclista una strada fino a tre volte per superare un incrocio, soprattutto senza controviali, allungando i tempi e costringendo a percorsi irrazionali.Ho segnalato anni fa al Comune il problema del corso Bramante, dove la situazione è particolarmente critica, sperando che venga risolto ora che una delle nuove piste è prevista proprio in quella zona. Non posso fare a meno di menzionare la pista in via Nizza vicino a piazza Carducci, che termina improvvisamente su un blocco di cemento apparentemente provvisorio, costringendo i ciclisti a trovare soluzioni creative e rischiose per superarlo.È fondamentale che le nuove infrastrutture siano progettate con cura e attenzione al dettaglio per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada: automobilisti, ciclisti e monopattinatori. Solo così si potrà migliorare l’educazione stradale e ridurre il numero degli incidenti. Spero davvero che le autorità locali tengano conto di queste criticità nella progettazione delle nuove ciclabili e si adoperino per creare percorsi sicuri e funzionali per tutti coloro che scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.
