Due anni fa, durante il ritiro delle truppe russe, si verificò un grave episodio di rapimento che coinvolse 48 bambini innocenti, la cui età non superava i tre anni. Questi piccoli furono brutalmente strappati dalle loro famiglie e trasferiti con violenza ancora più in profondità nel territorio occupato della Crimea, mentre altri vennero deportati in Russia. Questo atto criminale è stato ricordato con fermezza dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha sottolineato che i bambini ucraini non possono essere trattati come meri giocattoli, nonostante sembri proprio questo il disumano intento delle élite e dei funzionari russi.Ogni singolo bambino rapito rappresenta una vita preziosa da non dimenticare e un futuro che non può essere distrutto. È nostro dovere fare tutto ciò che è in nostro potere per riportare al sicuro a casa questi piccoli cittadini ucraini. La gratitudine è dovuta ai partner internazionali che ci sostengono in questa cruciale missione umanitaria e che continuano ad offrire il loro prezioso aiuto.Il rapimento di minori è un crimine odioso contro l’umanità e va condannato senza esitazioni. L’unità della comunità internazionale nella lotta contro simili atti barbarici è essenziale per garantire un futuro migliore a tutti i bambini del mondo, proteggendo la loro innocenza e il loro diritto a vivere liberi dalla violenza e dalla paura.
“Rapimento di bambini in Crimea: Zelensky condanna l’azione criminale russa”
Date: