24 dicembre 2024 – 14:15
Irene Pivetti, imputata e condannata a 4 anni di reclusione per evasione fiscale, si trova al centro di un intricato caso giudiziario. Il Tribunale di Milano ha evidenziato la gravità dei fatti, sottolineando il grande ammontare dell’imposta evasa, pari a 3,4 milioni di euro. La sua strategia criminale è emersa nel tentativo di eludere le tasse sui proventi delle sue attività commerciali in Cina, attraverso un articolato meccanismo fraudolento che ha perdurato nel tempo.Il processo a Pivetti si è concentrato sul periodo 2016-2017, durante il quale avrebbe occultato al Fisco i guadagni derivanti dall’acquisto e rivendita di auto Ferrari e del marchio Isolani Racing Team. Le dichiarazioni dei redditi presentate dall’imputata sono state rivelate come palesemente sottostimate rispetto ai reali introiti ottenuti: cifre dichiarate irrisorie rispetto ai quasi 8 milioni di euro effettivi del primo anno e ai 239 mila euro del secondo.Inoltre, il Collegio giudicante ha individuato l’utilizzo da parte di Pivetti di società interposte come strumento per mascherare i trasferimenti di reddito, utilizzandole come semplici prestanome. L’avvocato della condannata ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la sentenza.La vicenda legale che coinvolge Irene Pivetti mette in luce non solo la complessità delle dinamiche finanziarie e fiscali in cui si è mossa l’ex presidente della Camera, ma anche la fermezza con cui il sistema giudiziario affronta casi di evasione fiscale così gravi. Resta ora da vedere come si evolverà il procedimento legale e se saranno adottate misure più severe nei confronti dell’imputata alla luce delle nuove prove emerse durante il processo.