25 dicembre 2024 – 12:45
Durante l’ultimo incontro dell’anno con i giornalisti, il rettore Stefano Geuna ha rivelato che le scritte e gli imbrattamenti causati dai Pro Pal, che hanno occupato ripetutamente sia il Rettorato che Palazzo Nuovo a partire dallo scorso marzo, hanno comportato un costo di circa 5060 mila euro per l’Università degli Studi. Geuna ha sottolineato l’impegno nell’affrontare le occupazioni attraverso il dialogo anziché ricorrere all’aumento dei sistemi di sicurezza o sorveglianza, poiché ritiene che la via del confronto sia la più efficace. L’obiettivo è evitare nuove occupazioni senza penalizzare gli studenti che frequentano l’Università per studiare o sostenere esami.Geuna ha fatto un bilancio dei dodici mesi più difficili del suo mandato appena conclusi, proiettando lo sguardo verso i prossimi sette anni prima del cambio alla guida dell’Ateneo previsto per il 30 settembre 2025. Ha sottolineato l’importanza della pazienza nel rapporto con gli studenti e ha ribadito che l’unica vera occupazione è stata quella avvenuta in passato.L’università si impegna a prevenire nuove occupazioni tramite un dialogo costante con gli studenti, cercando di mantenere un clima di rispetto reciproco e collaborazione. Geuna ha evidenziato come la priorità sia garantire un ambiente accogliente e sicuro per tutti coloro che frequentano l’ateneo, senza trascurare l’importanza della libertà di espressione e del confronto aperto e costruttivo tra tutte le parti coinvolte.In questo contesto, emerge la volontà dell’università di promuovere una cultura del rispetto delle regole e della convivenza pacifica all’interno della comunità accademica, puntando sulla responsabilizzazione degli studenti e sull’incentivazione di comportamenti positivi. Geuna ha infine espresso ottimismo riguardo al futuro dell’università, auspicando una maggiore collaborazione e coesione tra tutti i soggetti coinvolti nella vita accademica.
