Lo stilista valdostano Fabio Porliod, reduce dal Red carpet di Cannes, dove ha vestito la modella curvy Francesca Giuliano, e reduce dalla trasferta parigina in occasione della festa della Repubblica, dove è stato invitato dall’ambasciatrice italiana Teresa Castaldo presso l’Ambasciata Italiana per il suo lavoro svolto con il progetto Phoenix Alternative models (sfilata svoltasi a Parigi nel settembre scorso dove lo stilista ha portato in passerella solo modelle amputate), è volato a Dubai per presentare la sua collezione Rebirth.
La sfilata, nonché concorso per stilisti a cui ha preso parte Porliod, si è svolta giovedì 9 giugno presso l’hotel Le Meridien di Dubai. Al concorso hanno partecipato 26 stilisti provenienti da tutto il mondo ed in giuria erano presenti stilisti internazionali (Sadek Majed, Amato, Hany El Behairy, Atelier Zuhra ed influencer del middle east come Niki Shah).
L’evento, giunto alla sua seconda edizione, si chiama “Fashion Factor”. Venerdi 10 giugno, sempre presso Le Meridien, si è svolta la cena di gala, nonché la sfilata degli stilisti presenti in giuria ed infine la proclamazione dei 3 vincitori. Porliod è stato premiato per i migliori abiti da sera.
Questo successo aprirà nuove strade e nuove passerelle per lo stilista valdostano, nel middle East ma non solo. Porliod ha portato in passerella la sua collezione “Rebirth”, che aveva presentato a Parigi. Inoltre era presente anche la modella di punta dello stilista valdostano, la modella è influencer valdostana Audrey Chabloz. Nel viaggio a Dubai, per il backstage di Porliod erano presenti anche l’Hair-Stylist di Alghero Luca Carta e la Make-Up artist di Torino, Stella Grossu.
“Quando hanno chiamato il mio nome subito non avevo capito, forse un po’ per la pronuncia è forse un po’ perché non mi sembrava vero, quando ho realizzato che avevano chiamato proprio me il cuore ha iniziato a battere a mille. L’emozione e la felicità non si possono nemmeno descrivere. Ero partito senza grandi aspettative, portando una collezione molto diversa rispetto agli altri designer, mantenendo il mio stile senza per forza adattarmi allo stile di Dubai. Questo un po’ mi spaventava ed invece sono stato premiato”.