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mercoledì 12 Novembre 2025

Alto Adige: SVP punta sull’istruzione in tedesco per il futuro

La Südtiroler Volkspartei (SVP), in una sessione straordinaria del suo direttorio, ha focalizzato l’attenzione su un tema cruciale per l’identità e il futuro della comunità altoatesina: il consolidamento e il potenziamento del sistema educativo in lingua tedesca, con un’enfasi particolare sulla scuola materna e sulla promozione delle competenze linguistiche.

Il segretario Harald Stauder, affiancato da un team di lavoro guidato anche dall’assessore provinciale Philipp Achammer, ha presentato il risultato di un anno di studio approfondito: un insieme di interventi mirati, destinati ora a essere sottoposti al vaglio e all’approvazione del consiglio provinciale del partito.

Il presidente Dieter Steger ha posto l’accento sulla dimensione simbolica e strutturale della lingua, intesa come fondamento imprescindibile dell’identità culturale e come cardine per la salvaguardia della specificità della comunità di lingua tedesca in Alto Adige.
Per questa minoranza, la piena competenza linguistica rappresenta un diritto fondamentale e una condizione essenziale per la partecipazione attiva alla vita sociale ed economica del territorio.
Il pacchetto di misure proposto non si limita a interventi incrementali, ma mira a una riorganizzazione profonda del sistema.
Prevede, innanzitutto, l’introduzione di valutazioni linguistiche precoci, a partire dai quattro anni di età, con l’obiettivo di identificare tempestivamente le aree di potenziale difficoltà e di orientare l’intervento educativo in maniera mirata.

Un elemento distintivo è il potenziamento del ruolo genitoriale, con l’implementazione di forme di coinvolgimento attivo e di obbligo di partecipazione alle attività scolastiche, riconoscendo l’importanza cruciale del contesto familiare nello sviluppo linguistico del bambino.
L’approccio didattico proposto si basa sulla differenziazione, con la creazione di gruppi di apprendimento omogenei in base alle competenze linguistiche, al fine di ottimizzare l’efficacia dell’insegnamento.
La valutazione, inoltre, sarà calibrata per misurare non solo la conoscenza grammaticale, ma anche la capacità di utilizzare la lingua in modo efficace e creativo.
Per incentivare l’impegno del corpo docente, particolarmente impegnato in contesti scolastici complessi, sono previsti specifici riconoscimenti economici.

L’esperienza positiva di Salorno, dove associazioni locali propongono attività di supporto linguistico pomeridiane, viene presentata come un modello da replicare.

La discussione ha inoltre spaziato verso prospettive a lungo termine, che richiedono ulteriori analisi giuridiche e organizzative.

Tra queste, spicca la proposta di introdurre un anno aggiuntivo di scuola materna, concepita come un momento di transizione cruciale e di preparazione specifica per i bambini, in particolare per i figli di rifugiati, che necessitano di un supporto educativo mirato per superare le barriere linguistiche e culturali.
Questa visione si inserisce in un’ottica di inclusione sociale e di promozione dell’integrazione, riconoscendo le sfide specifiche che derivano dalla mobilità umana e dalla diversità culturale.
L’iniziativa è stata definita da Steger come “un passo decisivo” verso un sistema educativo in lingua tedesca in Alto Adige, capace di rispondere con efficacia alle nuove esigenze e alle sfide del futuro, garantendo a ogni bambino la possibilità di sviluppare appieno il proprio potenziale linguistico e culturale.
Si tratta di un investimento strategico nel capitale umano, volto a rafforzare l’identità altoatesina e a promuovere la coesione sociale.

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