Inchiesta su morte neonato a Bari: ipotesi omicidio colposo, culla termica sotto accusa

La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta nei confronti del parroco della chiesa San Giovanni Battista di Bari, don Antonio Ruccia, e del tecnico responsabile della manutenzione della culla termica in cui è stato trovato morto un neonato lo scorso 2 gennaio. L’accusa ipotizzata nei loro confronti è quella di omicidio colposo, una svolta rispetto alle precedenti indagini per abbandono di minore. Le testimonianze del parroco e del tecnico hanno convinto gli investigatori a cambiare rotta nelle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Angela Morea.Il neonato è stato scoperto poco dopo le 9.30 da Roberto Savarese, titolare di un’agenzia funebre presente in chiesa per un funerale. Gli inquirenti stanno cercando di comprendere se ci siano stati malfunzionamenti nella culla attivata nel 2014 e che ha già salvato due bambini negli anni passati. A metà dicembre, a seguito di blackout nella zona, il tecnico era intervenuto sulla culla in questione. Il parroco sostiene di non aver ricevuto nessuna chiamata come accaduto in precedenza con altri casi simili.L’attivazione della culla dovrebbe innescare il riscaldamento e notificare al cellulare del prete l’inserimento del neonato, ma non vi è alcun collegamento con il Policlinico di Bari come erroneamente riportato sul sito della chiesa. La conferma è arrivata direttamente dal direttore generale dell’ospedale, Antonio Sanguedolce.È prevista per domani alle 13 l’autopsia affidata al professor Biagio Solarino dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, che verrà eseguita immediatamente dopo la nomina dell’incarico.