Le tensioni geopolitiche internazionali continuano a scuotere i mercati finanziari globali, con Wall Street e le principali borse mondiali che si tingono di rosso. Le preoccupazioni sono alimentate dalle prospettive di tariffe sulle importazioni volute dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale potrebbe innescare un aumento dell’inflazione e limitare i tagli dei tassi di interesse.In questo contesto incerto, la notizia riportata dalla Cnn secondo cui Trump sta considerando l’opzione di dichiarare uno stato di emergenza economica nazionale per giustificare legalmente le tariffe, ha contribuito ad aumentare l’ansia degli investitori. Nel frattempo, il dollaro si è rafforzato rispetto alle altre principali valute mondiali.Le politiche economiche del presidente Trump continuano a influenzare pesantemente i mercati europei, con l’indice Stoxx Europe 600 che ha chiuso in ribasso dello 0,2%. Solo Milano e Zurigo sono riuscite a chiudere in territorio positivo, trainate rispettivamente da Leonardo (+4,08%) e dal settore della difesa in seguito all’annunciato aumento delle spese militari da parte della Nato. Anche Fincantieri ha registrato un solido incremento del 2,9%.Al contrario, settori come quello retail, immobiliare, dei viaggi e del lusso hanno subito perdite significative. A Milano le azioni di St (-4,38%) hanno registrato una flessione dopo il forte rally dell’inizio dell’anno insieme a Stellantis (-4,38%).Le banche attive nel risiko hanno avuto performance differenziate: Unicredit ha guadagnato il 2,4%, Banco Bpm è rimasta pressoché invariata (+0,05%), mentre Mediolanum ha registrato un aumento del 3,5% grazie ai dati positivi sulla raccolta nel 2024. L’offerta pubblica d’acquisto lanciata da Banca Ifis (+2,43%) ha spinto Illimity in alto con un incremento del 10,63%.
Tensioni geopolitiche influenzano mercati finanziari globali: Trump considera stato emergenza economica. Milano e Zurigo in positivo, Stoxx Europe 600 chiude in ribasso. Banche con performance differenziate.
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