10 gennaio 2025 – 10:45
La sentenza emessa nei confronti di Sara Cherici per il lancio della bici ai Murazzi ha destato grande scalpore, poiché rappresenta la pena più severa inflitta nel contesto del processo legato a questo grave evento. Dopo aver appreso la sua condanna a 16 anni, la giovane è stata colta da un malore e ha richiesto l’intervento di un’ambulanza, rimanendo a lungo in uno stato di shock prima dell’arrivo dei soccorsi. L’accusa mossa nei confronti di Sara riguardava il concorso morale nel tentato omicidio, aggravato dalla presenza di motivazioni futili e abiette, nonché dalla minorata capacità difensiva. La vicenda si era verificata quando un gruppo di cinque giovani aveva lanciato una bici elettrica dalla balaustra dei Murazzi, colpendo Mauro Glorioso, uno studente di Medicina di 23 anni che si trovava nelle vicinanze della discoteca The Beach. Le conseguenze dell’impatto furono devastanti per Glorioso, che riportò gravi lesioni e divenne gravemente invalido a causa del peso del mezzo che lo investì. Gli avvocati difensori della Cherici avevano puntato sulla sua assoluzione o sulla riqualificazione del reato in lesioni colpose o dolose, sottolineando ora la necessità di esaminare attentamente le motivazioni alla base della sentenza emessa.