L’amministrazione Biden ha recentemente gestito con successo la situazione riguardante Khalid Sheikh Mohammed, figura chiave degli attentati dell’11 settembre, evitando temporaneamente che si dichiarasse colpevole attraverso un accordo di patteggiamento. Questa mossa avrebbe potuto evitarlo dal rischio di un processo e una possibile condanna a morte, come riportato dall’Associated Press. Mohammed è detenuto nel carcere di Guantanamo da ben vent’anni e avrebbe dovuto accettare il patteggiamento ieri, ma una commissione d’appello composta da tre giudici ha deciso di prendersi più tempo “per valutare più approfonditamente le argomentazioni”. Una nuova udienza è stata programmata per il 22 gennaio, coincidendo con l’insediamento di Donald Trump. Questa decisione è stata inusuale per l’amministrazione, dato che era stato il Dipartimento della Difesa a negoziare l’accordo con Mohammed e altri due imputati per gli attentati dell’11 settembre. Alcuni parenti delle vittime presenti a Guantanamo durante la presunta dichiarazione di colpevolezza hanno manifestato delusione, mentre altri hanno appoggiato la scelta di portare il terrorista davanti al tribunale.
Gestione della situazione di Khalid Sheikh Mohammed da parte dell’amministrazione Biden: accordo di patteggiamento temporaneamente sospeso.
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