Il Molise, regione situata nel cuore dell’Italia, emerge dall’ultima edizione dell’Atlante dell’Infanzia a Rischio in Italia ‘Senza filtri’, realizzato da Save the Children, come un territorio complesso e ricco di peculiarità, con luci e ombre che delineano un quadro sfaccettato della condizione giovanile.
Se da un lato si riscontra un fervore culturale inaspettato, con una percentuale di adolescenti (tra i 13 e i 19 anni) che leggono libri al di fuori del contesto scolastico – ben il 60,8%, un dato significativamente superiore alla media nazionale (53,8%) – suggerendo un interesse genuino per la letteratura e un potenziale di crescita intellettuale notevole, dall’altro, la regione mostra delle fragilità che richiedono attenzione.
L’interesse per le arti visive, testimoniato dalla partecipazione a mostre e musei (42,6%) e siti archeologici (45,6%), pur al di sotto delle medie nazionali, rivela una sensibilità artistica latente che andrebbe incentivata.
L’apprezzamento per la musica, con il 35,1% degli adolescenti che frequenta concerti, conferma la vivacità culturale molisana.
È importante sottolineare che, nonostante la partecipazione a queste attività culturali, il dato relativo alla pratica di attività fisica (24,8% di inattività) desta preoccupazione, indicando un potenziale deficit nell’educazione al benessere fisico e alla prevenzione di stili di vita sedentari.
La demografia molisana, con una bassa percentuale di giovani (6,1%), riflette una tendenza più ampia di spopolamento e invecchiamento della popolazione, amplificata dalla prevalenza di famiglie con un solo figlio (26,7%).
Questa situazione demografica pone sfide significative per il futuro economico e sociale della regione, richiedendo politiche mirate a favorire la natalità e l’attrazione di giovani talenti.
Il report evidenzia una criticità strutturale nel sistema di supporto alla salute mentale degli adolescenti: la totale assenza di posti letto nei reparti di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, unitamente alla carenza di servizi di follow-up post-ricovero (centri diurni, comunità terapeutiche semi-residenziali e residenziali), rappresenta un vuoto incolmabile per ragazzi che necessitano di cure specialistiche e di un percorso di recupero.
Questa carenza strutturale rischia di compromettere il benessere psicologico e lo sviluppo armonioso della popolazione giovanile.
In ambito scolastico, il tasso di dispersione implicita alla fine degli studi superiori, sebbene leggermente inferiore alla media nazionale (7,9%), rimane un indicatore di fragilità che necessita di interventi mirati a supportare gli studenti a rischio di abbandono.
La presenza di studenti stranieri nella scuola secondaria di secondo grado (3,2%), sebbene modesta, riflette la crescente multiculturalità della società italiana e richiede politiche di inclusione e integrazione efficaci.
Il dato del 2,2% di diplomati nei licei sottolinea l’importanza di sostenere l’istruzione superiore e di offrire opportunità di crescita intellettuale e professionale.
In sintesi, il Molise si presenta come una regione con un forte potenziale culturale e un interesse giovanile per la lettura e le arti, ma anche con criticità demografiche, carenze nel sistema di supporto alla salute mentale e un tasso di dispersione scolastica che richiedono interventi tempestivi e mirati per garantire un futuro migliore per i suoi giovani.








