16 gennaio 2025 – 20:45
La proposta di modifica presentata da Fratelli d’Italia alla legge sulla riforma delle funzioni della Corte dei Conti potrebbe portare a una profonda trasformazione della rete dei 21 tribunali regionali, che verrebbero sostituiti da sei macrosedi centralizzate: Milano, Venezia, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari. Tale cambiamento avrebbe conseguenze rivoluzionarie per i giudici e il personale amministrativo coinvolti, costretti a trasferirsi in nuove sedi. La riorganizzazione ha suscitato preoccupazioni tra l’associazione dei magistrati contabili e i sindacati dei dipendenti, poiché si teme che la nuova struttura possa allontanare l’istituzione dai cittadini.Oltre alle consuete attività di controllo contabile e sanzione degli sprechi di denaro pubblico, la Corte dei Conti avrebbe il compito preventivo di vigilare sui bilanci delle regioni e degli enti minori, fornendo raccomandazioni per una corretta gestione delle risorse. L’accorpamento delle sedi comporterebbe anche una ridefinizione dell’assetto delle procure e dei relativi poteri, passando da un modello federalista basato sulle regioni a una struttura più centralizzata con sede a Roma dove tutti gli atti legalmente validi dovrebbero essere vagliati.La votazione sull’approvazione dell’emendamento è imminente e ha generato grande agitazione tra dipendenti e giudici coinvolti. La riorganizzazione coinvolgerebbe oltre mille persone su scala nazionale costrette a trasferirsi nelle nuove sedi. L’associazione dei magistrati contabili auspica il ritiro dell’emendamento poiché, sebbene mirato a migliorare l’efficienza complessiva del sistema giudiziario contabile, si teme che possa compromettere il corretto funzionamento della Corte dei Conti nel breve termine aumentando i costi legati alla creazione delle nuove strutture e ai trasferimenti del personale.