La Procura di Modena sta conducendo un’indagine relativa alla morte di un detenuto nel carcere di Sant’Anna, ipotizzando il reato di istigazione al suicidio. Il detenuto in questione è Andrea Paltrinieri, 50enne ingegnere di Mirandola, accusato di femminicidio per la morte della sua ex moglie bielorussa Anna Sviridenko avvenuta l’anno scorso. Paltrinieri è stato trovato senza vita nella sua cella dopo essere stato vittima di violenze da parte di altri detenuti e aver subito minacce legate al suo reato. L’apertura del fascicolo investigativo mira a verificare se ci fossero segnali trascurati sulle intenzioni dell’uomo e se le autorità penitenziarie abbiano sottovalutato eventuali rischi.Il tragico episodio che ha portato alla morte della Sviridenko è stato preceduto da una discussione sull’affidamento dei loro figli durante un’udienza in tribunale ad Innsbruck, dove Paltrinieri ha strangolato la donna. Dopo essersi consegnato alle forze dell’ordine e aver rivelato il luogo in cui aveva nascosto il corpo, è stato rinchiuso nel carcere modenese in attesa del processo che non era ancora cominciato. Durante la sua permanenza in cella, Paltrinieri ha manifestato il desiderio di studiare medicina e diventare medico per “restituire” qualcosa al mondo dopo aver tolto la vita a una persona del settore medico.La tragica fine dell’ingegnere è avvenuta quando è stato trovato morto nella sua cella dopo aver inalato gas proveniente da un fornellino elettrico utilizzato per scaldare cibi dai detenuti. Nonostante abbia lasciato una lettera, il contenuto non è ancora noto. La morte di Paltrinieri si aggiunge a due altri decessi con modalità simili avvenuti nel carcere Sant’Anna in breve tempo, spingendo la Procura ad approfondire le circostanze legate a questi eventi. Gli inquirenti stanno procedendo con gli accertamenti tecnici, inclusa l’autopsia che sarà eseguita dai periti incaricati domani.
Indagini sulla morte di Andrea Paltrinieri nel carcere di Sant’Anna: ipotesi suicidio.
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