18 gennaio 2025 – 08:45
Il manager Stefano Milanese, vittima di un tentato omicidio da parte dell’ex sciatrice olimpica Vera Schenone, è stato dimesso dall’ospedale Molinette per essere trasferito in una struttura di riabilitazione. Dopo aver subito un intervento chirurgico a seguito dei proiettili che lo hanno colpito all’addome e al braccio destro, Milanese ha trascorso giorni in coma farmacologico per preservare i suoi organi. Nel frattempo, la 84enne Schenone è agli arresti domiciliari in una casa di cura dopo aver ammesso di aver sparato al vicino motivata dal fastidio causato da una volpe nel parco. L’aggressione avvenuta il 3 gennaio ha sconvolto la tranquilla zona tra Moncalieri e Torino, con la pistola usata nel tentato omicidio custodita nella cassaforte della strada Cantamerla.La vicenda ha destato scalpore per la sua natura misteriosa e il movente inspiegabile legato alla presenza di un animale nel parco. La ricostruzione dell’evento ha portato alla luce dettagli scioccanti sulla dinamica dell’attacco: Schenone si è introdotta nella casa di Milanese e ha aperto il fuoco senza alcun preavviso. Il manager, fortunatamente ora fuori pericolo, dovrà affrontare un lungo percorso di riabilitazione per riprendersi completamente dalle ferite subite.La comunità locale è rimasta sconvolta da questo drammatico episodio che ha coinvolto due persone apparentemente estranee fino a quel momento. Le motivazioni profonde che hanno spinto Schenone ad agire in modo così estremo restano ancora avvolte nel mistero, mentre Milanese si prepara a ricominciare una nuova fase della sua vita dopo l’orrore vissuto. La storia del manager ferito dalla vicina di casa è diventata un caso mediatico che continua a suscitare domande e riflessioni sulla fragilità delle relazioni umane e sul confine labile tra la normalità e la follia.
