26 gennaio 2025 – 01:20
La situazione della giustizia in Italia è caratterizzata da molteplici criticità strutturali che continuano a ostacolare il regolare svolgimento dei procedimenti legali. Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario nei 26 distretti delle Corti d’Appello italiane, i magistrati hanno evidenziato una serie di problemi irrisolti nonostante le recenti riforme introdotte da Cartabia e Nordio. Se da un lato si prevede un aumento del numero di magistrati entro il 2026 per colmare il persistente deficit del 20%, dall’altro permane la carenza di personale amministrativo e di magistrati onorari e giudici di pace, nonostante le maggiori responsabilità loro assegnate dalle riforme.In particolare, la mancanza di personale amministrativo rallenta le attività degli uffici giudiziari, costringendo i magistrati a svolgere compiti burocratici che ne compromettono l’efficienza. Le procure del distretto Piemonte e Valle d’Aosta lamentano gravi carenze di organico amministrativo, con percentuali di scopertura che superano il 50% in alcuni casi. Il Tribunale di Milano, ad esempio, registra una consistente mancanza di giudici onorari e di pace rispetto al previsto organico.Non solo: la riduzione dell’arretrato civile pendente entro il 2019 richiesta dal Pnrr ha ottenuto risultati significativi presso le Corti d’Appello ma rimane ancora molto da fare nei tribunali ordinari. I tempi di trattazione dei procedimenti si sono ridotti globalmente nel civile e nel penale, ma restano sfide aperte come il sovraffollamento carcerario denunciato in ogni distretto di Corte d’Appello.Infine, preoccupa il mancato decollo del processo penale telematico, con segnalazioni di gravi disfunzioni nell’applicativo ministeriale che hanno portato diversi tribunali a sospendere l’utilizzo della piattaforma online. È necessario affrontare con determinazione queste problematiche strutturali per garantire un sistema giudiziario efficiente e all’altezza delle sfide contemporanee.