29 gennaio 2025 – 13:15
Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha condotto un sequestro preventivo d’urgenza per frode fiscale, ordinato dai magistrati Paolo Storari e Valentina Mondov, nei confronti della succursale italiana del gigante statunitense FedEx, azienda leader nel settore dei trasporti e delle spedizioni rapide di merci, per un importo superiore a 46 milioni di euro. L’indagine, tra le tante coordinate dalla Procura milanese, si concentra sul fenomeno dell’impiego illegale di manodopera e dei cosiddetti “serbatoi” di lavoratori a cui non venivano pagati i contributi previdenziali e assistenziali dovuti. Il sequestro, soggetto alla convalida da parte del giudice per le indagini preliminari, ha coinvolto l’azienda milanese leader nazionale nel settore dei trasporti e delle spedizioni rapide di merci, come dichiarato in una nota firmata dal procuratore Marcello Viola.Dalle investigazioni condotte con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate è emerso il fenomeno dell’impiego illegale di manodopera in altre inchieste coordinate dal pm Storari. Si tratta di una sofisticata frode fiscale derivante dall’utilizzo da parte del beneficiario finale, cioè FedEx, del meccanismo fraudolento delle fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula fittizia di contratti d’appalto per la fornitura di manodopera, in violazione della normativa vigente nel settore che ha portato alla creazione e all’utilizzo conseguente dei documenti falsificati.Analizzando la catena lavorativa è emerso che i rapporti d’impiego con l’azienda committente sono stati occultati da società intermediarie che hanno a loro volta utilizzato diverse cooperative come serbatoi aziendali le quali sistematicamente hanno evitato il pagamento dell’Iva e dei contributi previdenziali e assistenziali. Nell’ambito dell’inchiesta sono coinvolti nella responsabilità amministrativa due dirigenti insieme all’azienda stessa.
