31 gennaio 2025 – 15:45
Il cinema iraniano continua a regalarci opere di grande spessore artistico, come il recente capolavoro “Il mio giardino persiano” firmato da Taryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha. Protagonista indiscussa è Lily Farhadpour, che interpreta con maestria il ruolo di una settantenne vedova immersa nella vita quotidiana di Teheran. Tra uscite con le amiche e gesti di solidarietà verso chi viene perseguitato per il suo modo di vestire, la protagonista si lascia coinvolgere in una tenera storia d’amore segreta, culminata in un finale drammatico che lascia senza fiato. Dall’altra parte dello spettro cinematografico, invece, troviamo la deludente commedia “10 giorni con i suoi” diretta da Alessandro Genovesi. Nonostante una premessa intrigante sull’incontro tra le famiglie Rovelli e Paradiso nella suggestiva villa pugliese dei secondi, il film cade nel banale e nel prevedibile. Le battute di Fabio De Luigi risultano ripetitive e poco incisive, mentre le performance degli attori secondari lasciano a desiderare al punto da far sorgere dubbi sulla loro selezione. La cura dei dettagli è approssimativa, come dimostra una scena in cui il dialogo di Dino Abbrescia non raggiunge correttamente lo spettatore.In un contesto dove la versatilità artistica è una costante, con figure come Alba Parietti che si destreggiano tra canto e recitazione e Nek impegnato nei programmi televisivi più seguiti, ci si chiede se davvero tutto sia possibile nell’industria dell’intrattenimento italiano. Diletta Leotta emerge come nuova stella del panorama sportivo grazie alla sua presenza su Dazn, confermando che talento e carisma possono aprirsi varchi anche in settori diversi. In un Paese ricco di potenzialità creative come l’Italia, resta sempre la speranza di vedere emergere nuovi talenti capaci di stupire e emozionare il pubblico con opere originali e coinvolgenti.