01 febbraio 2025 – 12:45
Il decesso di Alessandro Argentini, l’informatico di 59 anni trovato senza vita nella sua abitazione a Chivasso, ha scosso profondamente la comunità locale. La sorella Antonella ha denunciato che il fratello si è tolto la vita a causa di truffe legate agli investimenti in bitcoin. La Procura di Ivrea, guidata dalla pm Elena Parato, ha avviato accertamenti per determinare le circostanze precise della morte. Al momento, non ci sono ipotesi di reato nel fascicolo del magistrato eporediese.I primi elementi emersi suggeriscono che Alessandro potrebbe aver assunto una quantità letale di farmaci, spegnendosi nella casa che un tempo condivideva con la madre scomparsa. La sorella è convinta che dietro questo gesto estremo ci sia stata una maxi truffa legata alle criptovalute, con Alessandro che avrebbe perso tra i 120 e i 150 mila euro tra liquidazioni e risparmi.Questo tragico episodio riporta alla mente il caso di Katia Palagi, la donna lucchese che si suicidò nel novembre 2024 a causa di una truffa simile legata alle criptovalute. È fondamentale approfondire le indagini per comprendere se la morte di Alessandro sia stata effettivamente un suicidio o se vi siano cause naturali coinvolte, come un uso improprio dei farmaci ritrovati sul luogo.La vicenda mette in luce l’importanza della consapevolezza e della prudenza negli investimenti finanziari, specialmente in settori ad alta volatilità come quello delle criptovalute. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi e le possibili conseguenze legate a tali transazioni speculative. La tragedia di Alessandro Argentini deve servire da monito per evitare situazioni simili in futuro e promuovere una maggiore educazione finanziaria nella società contemporanea.