02 febbraio 2025 – 18:45
Il sistema giudiziario del tribunale di Ivrea si trova in una situazione critica, con soli due giudici all’ufficio gipgup chiamati a gestire una lista infinita di processi. La decisione del presidente vicario Alessandro Scialabba di sospendere i casi non urgenti fino alla fine del novembre 2025 ha portato a un accumulo di oltre cinquemila indagini che potrebbero non arrivare in aula per almeno dieci mesi. Questa situazione rappresenta una resa della giustizia, con il rischio concreto che alcuni fascicoli possano andare in prescrizione.Nel 2023, i nove magistrati della procura di Ivrea hanno dovuto affrontare ben 16.797 fascicoli, di cui oltre 6.000 sono stati aggiunti successivamente. Ogni anno, i pubblici ministeri si trovano ad esercitare l’azione penale su più di mille fascicoli che poi vengono portati davanti al giudice per le indagini preliminari. Questo ingorgo burocratico mette a rischio anche le inchieste più importanti dell’ufficio giudiziario, come quelle sulla strage ferroviaria di Brandizzo, sull’incidente della Freccia Tricolore a Caselle, sui presunti concorsi truccati all’Asl To4 e sulle violenze in carcere.L’allarme è stato lanciato dal presidente della Corte d’Appello di Torino, Edoardo Barelli Innocenti, che evidenzia la grave carenza di personale nel tribunale di Ivrea: solo 17 magistrati su 23 e appena 34 unità su 62. L’unica soluzione possibile sembra essere l’assegnazione di giudici provenienti da altri tribunali per far fronte a questa emergenza e garantire una giustizia tempestiva ed efficace per i cittadini del bacino ivreato.