04 febbraio 2025 – 12:40
Il recente rapporto di Legambiente, intitolato “Mal’Aria di città 2025”, ha fornito un aggiornamento dettagliato riguardo ai livelli di inquinamento rilevati nei capoluoghi di provincia, focalizzandosi sulle polveri sottili e sul biossido di azoto. In cima a questa preoccupante classifica si conferma, per il secondo anno consecutivo, Frosinone, che ha registrato ben 68 giorni in cui i limiti di sicurezza sono stati superati, posizionandosi come la città più inquinata d’Italia. Quest’anno, tuttavia, il triste primato è condiviso con Milano. Al terzo posto si colloca Verona, seguita da altre città che superano i massimi consentiti come Padova, Cremona, Napoli, Rovigo, Brescia, Torino, Monza e molte altre.Considerando le nuove normative che l’Unione Europea introdurrà entro il 2030, ben 70 città italiane potrebbero risultare non conformi alle regolamentazioni entro cinque anni. Numerose località dovranno ridurre le attuali concentrazioni inquinanti tra il 28% e il 39%, tra queste troviamo Verona, Cremona e Padova insieme a Catania. Anche Milano, Vicenza e Rovigo dovranno affrontare importanti cambiamenti per adeguarsi alle nuove norme. La situazione non è migliore per quanto riguarda il biossido di azoto: ben il 45% dei capoluoghi non rispetta i nuovi standard imposti.Le criticità maggiori si riscontrano nelle città come Napoli, Palermo, Milano e Como dove l’inquinamento raggiunge livelli preoccupanti. È evidente che sia necessario un intervento urgente e deciso per contrastare questa emergenza ambientale che minaccia la salute dei cittadini e l’equilibrio del nostro territorio.