05 febbraio 2025 – 17:20
La sentenza emessa oggi a Ivrea dopo una lunga camera di consiglio della Corte d’Assise presieduta dalla giudice Stefania Cugge, con la giudice Lucrezia Natta e sei giudici popolari a latere, ha sancito il verdetto sul caso del 30enne operaio della cartiera di Nole accusato di aver ucciso Fatmir Ara, l’imprenditore albanese di Mathi. Il corpo di Fatmir, noto come Miri, è stato trovato nelle campagne di San Carlo Canavese il 3 settembre 2022. La sorella Barbara e l’amico Andrea Fagnoni sono stati entrambi assolti: la prima era accusata di aver fornito l’arma del delitto, mentre il secondo avrebbe accompagnato in auto Osella Ghena, anch’egli coinvolto nel caso ma assolto per infermità mentale.L’accusa aveva richiesto condanne pesanti per la sorella e Fagnoni, rispettivamente 22 e 13 anni. La pena inflitta a Osella Ghena è stata comunicata nel pomeriggio dopo la replica della pm Elena Parato alle arringhe difensive. Le parti civili presenti erano la madre, il padre, la moglie, la sorella e chi si occupa della tutela della figlia minorenne di Fatmir.Il movente all’origine del crimine sembra essere legato a questioni finanziarie: i tre imputati erano agli arresti domiciliari e Davide Osella Ghena, considerato l’esecutore materiale dell’omicidio, era stato rilasciato su decisione del Tribunale di Ivrea lo scorso ottobre ed attualmente si trova in un luogo protetto. L’uomo aveva ucciso l’imprenditore poiché quest’ultimo stava lavorando alla ristrutturazione di un casolare ad Alba insieme alla sua fidanzata, proprietà di Osella Ghena. I due progettavano di trasformarlo in una struttura ricettiva.La sentenza odierna ha chiuso un capitolo doloroso per le famiglie coinvolte e per la comunità locale che ha seguito con interesse ogni sviluppo del processo.