Incubo ad Haiti: violenze sessuali contro i bambini in aumento

La situazione delle violenze sessuali contro i bambini ad Haiti è diventata un vero e proprio incubo, con un aumento del 1.000% rispetto all’anno precedente. I corpi dei più piccoli sono stati trasformati in veri e propri campi di battaglia, a causa degli orrori inflitti dai gruppi armati che seminano terrore e sofferenza in modo inimmaginabile.Secondo quanto riportato dall’Unicef, la situazione ad Haiti è al limite del dramma: l’85% di Port-au-Prince, la capitale del Paese, è ora sotto il controllo dei gruppi armati, che hanno visto un incremento del 70% nel reclutamento di bambini solo lo scorso anno. È allarmante sapere che fino alla metà dei membri di tali gruppi sono bambini, alcuni addirittura di soli otto anni.Le modalità con cui vengono reclutati questi bambini sono altrettanto agghiaccianti: rapimenti violenti, manipolazioni psicologiche e sfruttamento delle condizioni estreme di povertà. Si crea così un ciclo vizioso in cui i minori vengono coinvolti nei gruppi armati che alimentano la loro stessa sofferenza. La sofferenza a Haiti è dilaniante: ben 1,2 milioni di bambini vivono costantemente minacciati dalla violenza armata.Per contrastare questa spirale infernale, l’Unicef ha istituito 32 spazi sicuri mobili insieme ad alcuni partner locali per prevenire e contrastare la violenza di genere. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi dall’organizzazione umanitaria, l’appello lanciato nel 2024 per ottenere finanziamenti d’emergenza per Haiti per un totale di 221,4 milioni di dollari è risultato sottofinanziato del 72%, mettendo a rischio le azioni volte a proteggere i bambini vulnerabili dal flagello delle violenze sessuali.