Il conto alla rovescia per il Mondiale di pugilato del 2025 è ufficialmente iniziato, con la città di Nis, in Serbia, pronta ad ospitare l’evento a partire dall’8 marzo. Tuttavia, c’è un’ombra che si proietta su questa competizione: Imane Khelif non sarà parte di essa. La Federazione Internazionale di Pugilato (IBA), in disaccordo con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) su questa questione, ha recentemente ribadito che secondo i suoi regolamenti la pugile algerina intersex non è considerata ‘idonea’ per partecipare alle sue competizioni. Questa decisione solleva una serie di interrogativi sulle politiche inclusione nel mondo dello sport e sulla necessità di garantire pari opportunità a tutti gli atleti, indipendentemente da qualsiasi caratteristica personale. La vicenda di Imane Khelif mette in evidenza le sfide e le controversie legate alla questione della diversità di genere nello sport e alla necessità di creare ambienti accoglienti e equi per tutti coloro che desiderano praticare un’attività fisica agonistica. In un momento in cui sempre più voci si levano a favore dell’inclusione e della diversità, è importante riflettere sulle normative attuali e sulle possibili evoluzioni necessarie per garantire un futuro più equo e rispettoso per tutti gli atleti, indipendentemente dalle loro differenze individuali.
“Imane Khelif esclusa dal Mondiale di pugilato 2025: riflessioni sull’inclusione e la diversità nello sport”
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