Don Andrea Conocchia: “Le parrocchie devono aprirsi alle donne transessuali vittime di tratta”

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Le donne transessuali vittime di tratta si trovano ai margini della società, spesso invisibili agli occhi di molti, ma oggetto di desiderio per un mercato che ha subito una crisi senza precedenti a causa della pandemia da Covid-19. In vista della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, istituita da Papa Francesco, un coraggioso parroco di frontiera lancia un accorato appello: “È urgente che le parrocchie si aprano a queste donne”, dichiara con fermezza don Andrea Conocchia in un’intervista video su ANSA.it. Il sacerdote, impegnato da anni nell’accoglienza e nell’assistenza alle donne transessuali sex worker nella sua parrocchia di Torvaianica, sul litorale romano, evidenzia la necessità impellente di offrire loro sostegno e solidarietà. La loro condizione vulnerabile le rende soggetti facili alla tratta e allo sfruttamento, pertanto è fondamentale creare spazi sicuri e accoglienti dove possano trovare protezione e supporto. Don Andrea Conocchia si batte con determinazione affinché queste donne non siano più emarginate dalla società, ma possano riscoprire la propria dignità e il proprio valore. La sua voce risuona come un richiamo alla compassione e alla giustizia sociale, invitando tutti a unirsi nel combattere l’ingiustizia e promuovere una cultura dell’accoglienza e del rispetto per ogni essere umano.

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