Il 12 aprile del lontano 1970, in una giornata che sembra ancora risplendere nel ricordo di chi c’era, il Cagliari calcio ha scritto una pagina indelebile nella storia dello sport italiano. Quella sera magica, allo stadio Amsicora, la squadra sarda ha conquistato il suo primo e storico scudetto battendo il Bari con un netto 2-0. I protagonisti di quella vittoria epica furono Gigi Riva e Bobo Gori, la coppia d’attacco che incantò i tifosi e fece tremare le difese avversarie. Allenati da Manlio Scopigno, quei giocatori hanno lasciato un segno indelebile nel panorama calcistico nazionale.Ogni anno, il 12 aprile è una data sacra per i tifosi del Cagliari, un giorno in cui rivivono le emozioni di quel trionfo storico. Tuttavia, quest’anno c’è un vuoto nel cuore dei sostenitori rossoblù. La mancanza di Rombo di tuono, il leggendario bomber scomparso all’inizio dell’anno, e l’assenza di Gori, venuto a mancare un anno fa, rendono questa celebrazione ancor più toccante e carica di significato.Il ricordo di quella splendida giornata si fa vivo attraverso le parole del club che descrive un’Amsicora gremita di tifosi festanti sotto un sole primaverile tipicamente sardo. La vittoria sul Bari e la conquista dello scudetto rappresentarono un traguardo epocale per il calcio meridionale, rompendo gli schemi consolidati e aprendo nuove prospettive.Ricordare quel trionfo non è solo un atto dovuto ma un dovere sacro per i tifosi del Cagliari. Questa volta sarà diverso senza la presenza fisica di Gigi Riva ma proprio per questo motivo i calici verranno alzati più in alto, come a toccare il cielo stellato dove ora risiedono gli eroi che hanno reso possibile quel sogno diventato realtà. Il Cagliari campione d’Italia: uno spettacolo che si ripete ogni anno nel cuore dei suoi fedeli sostenitori che non smettono mai di emozionarsi davanti alla grandezza di quel momento epico.
“12 aprile 1970: il giorno indimenticabile del primo scudetto del Cagliari calcio”
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