Misteriose scritte in lingua slava alla foiba di Basovizza a Trieste: significati nascosti e cerimonia di cancellazione.

Nella suggestiva cornice della foiba di Basovizza, tre enigmatiche scritte in lingua slava hanno fatto la loro comparsa, suscitando curiosità e dibattiti tra i presenti. Tra queste, spicca il messaggio deciso e patriottico “Trst je nas” (Trieste è nostra), a sottolineare un attaccamento viscerale alla città. Tuttavia, accanto a questa dichiarazione di possesso emerge un’altra frase enigmatica: “Trieste è un pozzo”, che getta ombre di mistero sul significato profondo delle parole incise nella roccia.Puntuale come un rituale sacro, poco prima delle 10 del mattino sono giunti sul luogo degli operatori incaricati di cancellare le scritte, ponendo fine alla loro effimera presenza. Mentre il sole sorgeva lentamente all’orizzonte, la foiba si preparava ad accogliere una cerimonia solenne, pronta a celebrare la memoria e a rendere omaggio ai sacrifici del passato.Nel contesto dei preparativi per il Giorno del Ricordo, fissato per lunedì, l’atmosfera si carica di emozione e risonanza storica. È prevista la partecipazione della sottosegretaria alla Pubblica Istruzione Paola Frassinetti, simbolo di un impegno costante nella tutela della memoria e nella diffusione della conoscenza storica tra le nuove generazioni. Sarà un momento di riflessione e di commemorazione, in cui le voci del passato risuoneranno con forza nel presente, ricordandoci l’importanza di preservare la verità storica per costruire un futuro più consapevole e solidale.