Gli Stati Uniti continuano a mostrare un atteggiamento cauto e non ancora propositivo riguardo alla risoluzione del conflitto in Ucraina, come sottolineato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov ha evidenziato che le dichiarazioni e i resoconti sul tema sono spesso soggetti a smentite, modifiche o rivelazioni di bufale il giorno successivo, creando confusione e incertezza. Il Cremlino sembra non voler rispondere a ogni singolo resoconto fino a quando non verrà presentata una proposta sostanziale che possa portare ad una reale soluzione della questione ucraina. La pazienza è quindi richiesta in attesa di sviluppi concreti e significativi. Le dichiarazioni di Peskov sono state motivate anche dalle parole di Keith Kellogg, inviato di Donald Trump per l’Ucraina e la Russia, il quale ha sottolineato l’importanza di fermare i combattimenti prima di intraprendere qualsiasi negoziato per garantire la pace, poiché “non si può porre fine a una guerra continuando ad uccidere”. Queste posizioni divergenti evidenziano la complessità della situazione in Ucraina e la necessità di un approccio diplomatico equilibrato e costruttivo da parte delle parti coinvolte.
Cautezza e incertezza degli Stati Uniti sulla risoluzione del conflitto in Ucraina
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