Indagine su presunta rete di truffatori legata a Crosetto: indagini finanziarie internazionali in corso.

La Procura di Milano sta attualmente indagando su tre denunce riguardanti una presunta rete di truffatori che avrebbe agito a nome del ministro della difesa Guido Crosetto o del suo staff, chiedendo ingenti somme di denaro a imprenditori e professionisti facoltosi per presunti riscatti di giornalisti prigionieri in Medio Oriente. Dopo la denuncia di Massimo Moratti, sono pervenute segnalazioni anche dalle famiglie Aleotti, azionista del gruppo Menarini, e Beretta, proprietaria dell’azienda produttrice di armi omonima. Queste ultime non sono cadute nella trappola tesa in modo credibile, come sottolineato dallo stesso Crosetto. Moratti ha ammesso che l’inganno era ben orchestrato e sembrava veritiero. Alcuni imprenditori hanno ricevuto telefonate successive alla denuncia con richieste di versamenti fallite. Al contrario, i Gussalli Beretta e altri noti imprenditori hanno subito intuito la truffa. Nomi come Tronchetti Provera, Della Valle, Armani e Bertelli sono stati contattati e oggetto di accertamenti da parte delle autorità competenti insieme ad altre personalità facoltose. Le indagini si concentrano sulle transazioni finanziarie internazionali effettuate dai truffatori al fine di rintracciare i fondi sottratti. Si ipotizza che i soldi possano essere stati trasferiti su conti esteri prima di sparire in paradisi fiscali. Gli investigatori stanno collaborando a livello internazionale per bloccare il denaro indebitamente ottenuto. Si presume che la rete criminale abbia approfittato del caso Cecilia Sala per effettuare le richieste di riscatto utilizzando numeri clonati compatibili con quelli ministeriali.