10 febbraio 2025 – 13:45
Una donna, originaria di un piccolo paese di montagna, ha vissuto un’esperienza straordinaria che ha cambiato radicalmente la sua vita. Dopo anni di lotta contro una malattia invalidante che le aveva rubato la capacità di udire, finalmente è riuscita a riappropriarsi dei suoni e delle parole grazie a un intervento pionieristico eseguito presso l’ospedale Molinette. La storia di Marta Rossi è diventata un simbolo di speranza per tutti coloro che affrontano sfide simili.La sordità aveva iniziato a manifestarsi lentamente quando Marta aveva solo 25 anni, a causa di una rara forma di otosclerosi all’orecchio destro. Col passare degli anni, la sua condizione era peggiorata fino a renderla completamente sorda, nonostante tutti i tentativi con protesi acustiche e interventi mirati. Ma il destino le riservava ancora una sorpresa: la scoperta di un tumore benigno sul nervo vestibolare dell’orecchio sinistro, che stava compromettendo ulteriormente la sua salute.L’intervento combinato messo in atto dai medici dell’ospedale Molinette è stato un vero capolavoro della medicina moderna. Prima il posizionamento dell’impianto cocleare per ripristinare l’udito all’orecchio destro, seguito dalla delicata operazione neurochirurgica per rimuovere il tumore e preservare le funzioni neurologiche fondamentali. Ma la vera innovazione è stata l’inserimento contemporaneo di un elettrodo che stimola direttamente i nuclei cocleari nel cervello, consentendo a Marta di percepire nuovamente i suoni dopo tanto tempo.Il risultato è stato straordinario: Marta ha ritrovato la gioia di conversare con gli altri e ha notato miglioramenti significativi anche nel suo equilibrio fisico. Grazie alla stimolazione uditiva bilaterale fornita dagli impianti cocleari, ha potuto riscoprire la bellezza dei suoni ambientali e migliorare notevolmente la sua qualità di vita. Un successo senza precedenti che ha aperto nuove prospettive nella chirurgia uditiva e offerto speranza a tanti pazienti affetti da patologie simili.La storia di Marta Rossi dimostra quanto sia importante continuare a investire nella ricerca medica e nell’innovazione tecnologica per garantire soluzioni efficaci anche in situazioni estreme. La determinazione della paziente unita alla competenza dei medici ha reso possibile un miracolo che resterà impresso nella memoria di tutti coloro che hanno partecipato a questa straordinaria vicenda umana.
