La situazione a Gaza si è improvvisamente intensificata, con la tensione che ha raggiunto livelli critici dopo il rischio di rottura del cessate il fuoco che era stato in vigore per tre settimane. Hamas ha acceso la miccia annunciando il rinvio del previsto rilascio degli ostaggi, accusando Israele di non aver rispettato gli accordi stabiliti a metà gennaio. La reazione dello Stato ebraico non si è fatta attendere, denunciando una presunta violazione della tregua da parte dei palestinesi e ordinando alle sue forze armate di prepararsi a ogni eventualità.La crisi si è ulteriormente acuita con le dichiarazioni di Donald Trump riguardo al futuro della Striscia: secondo il suo piano, non è previsto il ritorno degli sfollati dopo l’assunzione del controllo da parte degli Stati Uniti. Il presidente Usa ha inviato un severo avvertimento ad Hamas, minacciando gravi conseguenze se gli ostaggi non saranno liberati come concordato.Questa escalation di tensione mette a rischio la fragile stabilità della regione e alimenta timori di un’esplosione violenta. Le prospettive per una soluzione pacifica sembrano sempre più remote, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione lo sviluppo degli eventi in uno scenario già segnato da conflitti e divisioni profonde.
Crisi a Gaza: tensione alle stelle dopo il rischio di rottura del cessate il fuoco
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