Divisioni e polemiche in vista del 25 aprile: il conflitto in Medio Oriente alimenta le controversie sul corteo della Liberazione a Milano. Sindaco e Anpi invitano all’unità, ma le critiche della Brigata ebraica non accennano a placarsi. Polemiche anche a Pomezia per la celebrazione antifascista.

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Il 25 aprile si avvicina e promette di essere una giornata contrassegnata da divisioni, soprattutto a Milano ma non solo, dove si svolgerà il corteo nazionale in occasione dell’anniversario della Liberazione. Il dibattito infuocato è alimentato, ancora una volta, dal conflitto in Medio Oriente. Le polemiche non accennano a placarsi da parte della Brigata ebraica di Milano, della Comunità ebraica e di quella ucraina riguardo allo slogan scelto dall’Anpi ‘Cessate il fuoco ovunque’. Questa frase viene contestata da alcuni per la mancanza di un bilanciamento che includa anche l’appello alla liberazione degli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas.Il sindaco Giuseppe Sala ha lanciato un appello all’unità invitando la Brigata ebraica a non contestare l’Anpi poicheeacute; ‘Cessate il fuoco’ è una dichiarazione comune, fatta anche dal Papa. L’invito è a concentrarsi sul significato più profondo della celebrazione del giorno della Repubblica antifascista, senza permettere che polemiche possano offuscarne il vero senso. Una posizione condivisa anche dal presidente dell’Anpi milanese Primo Minelli che invita all’unità e critica le polemiche strumentali della Brigata ebraica.Lunedì si terrà la riunione del Comitato permanente antifascista per definire gli ultimi dettagli dell’evento del 25 aprile, con la partecipazione solita della Brigata ebraica. Tuttavia, i confronti sembrano essere quasi esauriti e ci si aspetta una grande partecipazione alla manifestazione anche da parte delle figure politiche come Elly Schlein e Giuseppe Conte, sebbene i loro nomi non siano ancora confermati.Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica, evidenzia accordi non rispettati tra Anpi, Brigata ebraica e Comunità ebraica riguardanti la menzione degli ostaggi insieme al cessate il fuoco. Inoltre, Romano replica alle critiche di Sala sottolineando gli sforzi profusi dalla sua associazione per coinvolgere il maggior numero possibile di persone nella manifestazione del 25 aprile.La comunità ucraina esprime preoccupazioni particolari riguardo allo slogan utilizzato poicheeacute; esso evoca concetti legati a morte, occupazione e dittatura nel loro contesto storico. La polemica politica si estende fino a Pomezia, in provincia di Roma, dove la sindaca Veronica Felici di Fratelli d’Italia ha negato lo spazio principale alla città all’Anpi per la manifestazione del 25 aprile, spostando le attività in una piazza secondaria. Questa decisione ha sollevato critiche da parte dell’opposizione rappresentata dal capogruppo di Avs al Senato Peppe De Cristofaro.La piazza principale sarebbe stata concessa all’Associazione coloni fondatori che mira a valorizzare il ruolo dei primissimi coloni dopo l’iniziativa di Benito Mussolini volta alla bonifica dell’agro pontino a sud di Roma. Pertanto De Cristofaro presenterà un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiarire questa controversia.

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