12 febbraio 2025 – 11:45
Durante il sopralluogo dell’appartamento, l’agente immobiliare è stata vittima di un atto di violenza sessuale perpetrato dal pittore che intendeva vendere la casa. La donna è stata costretta a subire un toccamento dei glutei in una situazione angusta e oppressiva, da cui non poteva fuggire. Questo gesto ha segnato profondamente la sua esperienza e la sua sicurezza personale.La Corte d’appello di Torino ha confermato la condanna del colpevole, un uomo di 70 anni con una carriera nel mondo della pittura. La sentenza lo ha condannato a scontare un anno e 4 mesi di carcere per il reato commesso nell’anno 2020 ad Alpignano. L’inchiesta condotta dalla procura di Torino, guidata dalla pm Chiara Canepa, ha portato alla luce elementi chiave che hanno contribuito alla decisione dei giudici.Nonostante le difese avanzate dall’imputato, che sosteneva di non poter controllare i movimenti a causa di una presunta paresi, i giudici hanno respinto tale argomentazione. È emerso infatti che il pittore era pienamente capace di utilizzare entrambe le mani per compiere azioni quotidiane come guidare e ballare. Inoltre, è stato stabilito in modo inequivocabile che il toccamento dei glutei è avvenuto senza il consenso della vittima e non può essere considerato involontario o frutto di un errore.Il racconto fornito dall’agente immobiliare è stato ritenuto credibile e coerente sin dall’inizio dell’indagine, confermando la gravità dell’accaduto e l’impegno delle autorità nel garantire giustizia per le vittime di violenza sessuale.