12 febbraio 2025 – 12:01
Il comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta, Luca Dovigo, è stato coinvolto in un’inchiesta riguardante l’incendio di Aymavilles avvenuto il 19 luglio del 2023, che ha devastato 115 ettari di bosco. Durante l’udienza preliminare, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Dovigo con l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio, sostenendo che durante una conversazione telefonica con un dirigente regionale in pensione abbia divulgato informazioni riservate sulle indagini condotte dal pubblico ministero. La difesa ha respinto le accuse e presentato documenti a supporto delle proprie argomentazioni.Oltre a Dovigo, altre 12 persone sono state coinvolte in due ulteriori filoni d’indagine legati all’incendio. La procura si prepara a richiedere il rinvio a giudizio per alcuni degli indagati, focalizzandosi sull’origine dell’incendio e sulle operazioni di spegnimento. In particolare, si contesta un presunto ritardo nell’intervento dell’elicottero di supporto, che avrebbe contribuito alla rapida propagazione delle fiamme e all’aggravamento dell’incendio.Le indagini hanno evidenziato la delicatezza della situazione iniziale, poiché non era esclusa la possibilità di un incendio doloso. Le informazioni riservate divulgate da Dovigo durante l’intervista sono state oggetto di attenzione da parte della procura, che sostiene la violazione del segreto d’ufficio. L’avvocato Corrado Bellora difende strenuamente il comandante forestale dalle accuse mosse nei suoi confronti.L’intricata vicenda giudiziaria continua a suscitare interesse e tensione nell’ambiente locale, mentre la procura si prepara a portare avanti le richieste di rinvio a giudizio per far luce sulla responsabilità dei soggetti coinvolti nei diversi aspetti legati all’incendio di Aymavilles.
