Indagine sul caso di Tommaso: ministro dell’Istruzione si impegna per una soluzione adeguata

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12 febbraio 2025 – 18:15

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara si impegna a condurre un’indagine dettagliata e a trovare una soluzione adeguata al caso di Tommaso, un quindicenne milanese con autismo che è stato respinto da ben 31 scuole private. A ottobre, i genitori del ragazzo si erano rivolti al Servizio orientamento scolastico del Comune per gli alunni con bisogni speciali, che aveva suggerito loro tre scuole teoricamente adatte alla situazione di Tommaso. Tuttavia, queste scuole non si sono rivelate idonee e così i genitori hanno contattato altre 28 istituti, ricevendo altrettanti rifiuti motivati da varie scuse: mancanza di strutture adeguate, personale insufficiente o già sovraccarico di studenti disabili, utilizzo di attrezzature potenzialmente pericolose nei laboratori. Alcune scuole nemmeno hanno risposto alla richiesta.Secondo il presidente del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), Antonio Longo, il caso di Tommaso non è isolato ma rappresenta un problema più ampio legato alla mancanza di formazione adeguata del personale scolastico per garantire l’inclusione degli studenti con disabilità. Un episodio simile era già accaduto a Yana, una compagna di classe di Tommaso affetta da tetraplegia e deficit cognitivo, che ha trovato accoglienza in una scuola di danza dopo essere stata respinta da molte altre istituzioni.Il ministro Valditara sottolinea che la scuola italiana deve essere inclusiva per tutti gli studenti senza distinzioni e che è inaccettabile che casi come quello di Tommaso si verifichino in un sistema educativo che dovrebbe garantire il diritto all’istruzione per ogni alunno indipendentemente dalla sua condizione. La Federazione Italiana per i Diritti delle persone con disabilità e famiglie (Fish) ha chiesto al ministro di inviare ispettori per verificare eventuali violazioni e ha auspicato interventi decisi e sanzioni adeguate per assicurare il rispetto del diritto all’istruzione per tutti gli studenti.Nonostante le normative esistenti promuovano l’integrazione, casi come quello di Tommaso evidenziano che la realtà è ancora lontana dagli obiettivi prefissati in materia di inclusione scolastica.

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