La scrittrice iraniana Azar Nafisi, celebre per opere come ‘Leggere Lolita a Teheran’, si trova oggi ad esprimere una profonda preoccupazione riguardo alla situazione di pericolosità estrema che sta vivendo il suo Paese d’origine. In un’intervista rilasciata all’ANSA, Nafisi denuncia la guerra interna che il regime iraniano sta conducendo contro coloro che osano opporsi alle sue politiche repressive: donne senza velo, manifestanti pacifici, studenti e intellettuali vengono presi di mira in una lotta silenziosa ma feroce. La scrittrice sottolinea come questa realtà sia spesso ignorata dall’Occidente, concentrato su altri scenari geopolitici.Nafisi analizza anche il contesto regionale, evidenziando come gli attacchi a Israele siano strumentalizzati dai regimi al potere per distogliere l’attenzione dalle crisi interne che li minacciano. L’autrice mette in luce la sofferenza delle popolazioni civili coinvolte in conflitti armati, dalla Palestina all’Ucraina, e si schiera a difesa della libertà e della democrazia contro ogni forma di oppressione.Oltre alla sua attività letteraria, Azar Nafisi si impegna attivamente in campo politico e sociale, supportando cause umanitarie e cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle ingiustizie subite da figure come la scrittrice-attivista Narges Mohammadi imprigionata in Iran. Critica nei confronti del presidente Trump e delle sue politiche, Nafisi invoca un maggiore rispetto per i valori democratici e umani.In un mondo segnato dalla violenza e dalla disuguaglianza, Azar Nafisi si erge a difensore della pace e della libertà individuali, ricordando con forza l’importanza di restare fedeli ai propri principi anche nei momenti più oscuri. Il suo impegno artistico e civile rappresenta una voce autentica nella diaspora iraniana e un faro di speranza per tutti coloro che credono nel potere trasformativo della cultura e dell’impegno sociale.
La voce coraggiosa di Azar Nafisi: difendere la libertà e la democrazia contro l’oppressione
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